scuola

Veltroni a Gelmini-Tremonti:
Sospendere dl, confrontarsi

"Modificare con la Finanziaria le scelte dei tagli"

ApCOM, 10.11.2008

Roma, 10 nov. (Apcom) - Il segretario del Pd Walter Veltroni ha scritto una lettera ai ministri Tremonti e Gelmini sulla questione dei tagli alla scuola e all'università. Nella lettera Veltroni chiede "di sospendere gli effetti del decreto Gelmini ormai approvato e di modificare con la Legge Finanziaria le scelte di bilancio sulla scuola e sull'università fatte in estate con la manovra triennale".

Al tempo stesso il leader del Pd propone "di dar vita ad un tavolo al quale partecipino le parti sociali, il mondo della scuola e le forze di opposizione" per aprire un "confronto" necessario sul tema.
Veltroni spiega nella sua lettera ai ministri Gelmini e Tremonti che "se c'è un settore, una materia su cui un Paese e la sua classe dirigente dovrebbero cercare sempre e in ogni modo di superare divisioni e polemiche per individuare le soluzioni migliori, questo è il settore che comprende la scuola, la ricerca e l'Università". "E' un settore - aggiunge il segretario del Pd - che, non c'è dubbio, ha bisogno nel nostro Paese di una profonda innovazione, di una radicale riforma. Partendo da un principio: quello di investire su di esso maggiori risorse, non minori; quello di riqualificare la spesa, e non semplicemente di tagliarla".

"E poi - continua Veltroni - seguendo un modo di procedere: quello, per l'appunto, di individuare soluzioni che siano condivise nel modo più ampio possibile e che proprio per questo risultino alla fine forti, incisive e durature nel tempo. Perché non è possibile proseguire con la regola per cui ad ogni cambio di governo si mette mano al modo di funzionare di un settore decisivo per il futuro del Paese, per la vita di milioni di famiglie, di ragazzi, di insegnanti e professori. Nelle ultime settimane, come è giusto e sano avvenga in democrazia, abbiamo avanzato, come opposizione, critiche e proposte alternative rispetto al merito e al metodo delle scelte del governo. Nel Paese è cresciuta, allo stesso tempo e in modo del tutto autonomo, un movimento di protesta sereno, responsabile e pacifico".

"Ciò che vi chiediamo - dice Veltroni ai rappresentanti del governo - è di esercitare una virtù che dovrebbe essere propria di ogni governo: quella dell'ascolto e dunque del confronto. Quel confronto che proprio riferendosi a questi temi il Presidente della Repubblica ha saggiamente, da subito, auspicato e sollecitato". Ecco, dunque, l'offerta dell'opposizione: "Vi proponiamo, per questo, di sospendere gli effetti del decreto Gelmini ormai approvato e di modificare con la Legge Finanziaria le scelte di bilancio sulla scuola e sull'università fatte in estate con la manovra triennale; tagli che si dimostrano tanto più inadatti con il precipitare della crisi economica e che il Parlamento deve poter tornare a discutere, senza subire l'imposizione continua o la minaccia del voto di fiducia".

"Vi proponiamo, al tempo stesso - aggiunge Veltroni -, di dar vita ad un tavolo al quale partecipino le parti sociali, il mondo della scuola e le forze di opposizione. Si stabilisca, per il lavoro di questo tavolo e per la ricerca di una soluzione condivisa, un periodo di tempo di due mesi o più, un periodo chiaro e ben definito, al termine del quale il governo potrà far seguire comunque all'indispensabile momento del confronto democratico quello altrettanto indispensabile della decisione". "Tutto questo - conclude il leader del Pd - con un solo grande obiettivo: fare finalmente del nostro sistema formativo, come avviene in tutti gli altri grandi paesi europei, la pietra angolare su cui costruire un forte e coerente disegno di sviluppo e di crescita economica e sociale".