I Comuni si schierano contro da Tuttoscuola, 5 novembre 2008 I Comuni si oppongono con forza all'articolo 3 del decreto legge 154, riguardante il dimensionamento degli istituti scolastici, e lo stanno manifestando in tutte le sedi. Ieri Daniela Polenghi, assessore all'Istruzione del comune di Cremona, è intervenuta in rappresentanza dell'ANCI, nel corso di un'audizione in Commissione Cultura della Camera. La Polenghi ha spiegato che "l'articolo 3 inserito nel decreto va a ledere il principio fondamentale della distribuzione delle competenze, come previsto dalla legge Bassanini in poi". Sulla questione del dimensionamento delle scuole Polenghi ha ribadito come questo tema sia affidato alle Regioni su proposta di Comuni e Province, e che "se si comincia a parlare di federalismo in questo modo non è un buon inizio". L'ANCI ha anche richiesto l'apertura di tavoli di concertazione a livello territoriale, finalizzati alla totale condivisione del Piano programmatico proposto dal Governo. Oggi invece si è tenuta, presso il ministero per gli Affari Regionali, une riunione sui contenuti del decreto legge 154, sul dimensionamento degli istituti scolastici. Alla riunione hanno presto parte, oltre al ministro Raffaele Fitto, il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, i sottosegretari all'Economia Luigi Casero e Giuseppe Vegas, l'ufficio di presidenza delle Regioni guidato dal Presidente Vasco Errani, i presidenti di Upi, Fabio Melilli e Anci, Leonardo Domenici.
Domenici ha così riassunto il senso della riunione: "Nella sostanza,
con l'obiettivo di tutelare i Comuni, soprattutto i piu' piccoli e
quelli montani, siamo tornati a sollecitare lo slittamento di almeno
un anno del cosiddetto ‘dimensionamento' e quindi anche la
abolizione della previsione (attualmente contemplata) di
commissariamento per i Comuni. Ovviamente, abbiamo anche segnalato
la necessità, nel caso dell'auspicato slittamento dei termini, di un
confronto e di una condivisione preventiva di qualunque ipotesi di
‘dimensionamento' degli istituti scolastici. Attendiamo ora, da
parte del Governo, una risposta chiara alle nostre richieste". |