Conferenza Unificata/2: da Tuttoscuola, 18 novembre 2008 Il parere negativo delle Regioni al piano programmatico per la scuola presentato dal ministro dell'istruzione d'intesa con il ministro dell'economia è stato dato a maggioranza: le Regioni governate dal centro-sinistra hanno votato contro, quelle del centro-destra a favore, con la rilevante eccezione delle Sicilia, che si è astenuta. L'astensione della Regione Sicilia è politicamente pesante, perché ha alle spalle la mozione approvata dall'assemblea regionale siciliana l'8 ottobre 2008 con larga maggioranza bipartisan, compresi i partiti che a livello nazionale sostengono il governo Berlusconi. Nella mozione si afferma che "i tagli per il triennio 2009/2011 avrebbero effetti devastanti sull'intero sistema scolastico siciliano: 15 mila posti di lavoro nei prossimi tre anni", mentre la chiusura dei plessi con meno di 50 studenti porterebbe "ad un inaccettabile e ulteriore abbandono dei nostri comuni montani". Altre critiche riguardano la soppressione di 506 scuole sottodimensionate, la riduzione degli organici di sostegno, il maestro unico, insomma praticamente tutta la manovra economica del governo, giudicata "una scelta irresponsabile". La mozione impegna infine il governo della Regione "a proporre ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto Gelmini per la violazione delle competenze statutarie della Sicilia".
Colpisce
un po', in questa mozione bipartisan, il fatto che si parli sempre e
solo della Sicilia, e mai in termini più generali: quasi a chiedere
al governo di cambiare le decisioni prese - o di fare un'eccezione
ad esse - ma solo per la Sicilia. |