VENEZIA.

Scuole a rischio Caos collaudi
per medie ed elementari.

La Provincia mette in regola le superiori con una spesa di 60 milioni in 4 anni.

da La Nuova Venezia del 25 novembre 2008

L’80% delle scuole superiori della Provincia di Venezia possiede il certificato di collaudo statico. Scarni invece i dati che mette a disposizione il Comune di Venezia, dove regna la confusione dopo la divisione di competenze tra amministrazione centrale e Municipalità.

Dopo il crollo di Rivoli, nel Torinese, dove ha perso la vita un liceale 17enne, il tema della sicurezza degli istituti scolastici torna di attualità. E si torna a parlare di cantieri e fondi che mancano.

I dati della Provincia. L’assessore provinciale all’Istruzione, Andrea Ferrazzi, snocciola i dati: delle 80 scuole superiori della Provincia di Venezia, l’80% possiede il certificato di collaudo statico. Il restante 20% sono scuole dove sono in corso cantieri o i lavori sono già a bilancio.

Comune, caos sui dati. Decisamente più caotica la situazione quando si va a caccia di dati presso il Comune di Venezia.
L’assessore all’Istruzione Anna Maria Miraglia spiega. «E’ in corso da parte dei miei uffici, su mandato del sindaco, una verifica sulla situazione dei plessi scolastici: ci sono scuole che sono a posto, altre con certificati che mancano solo per problemi di iter burocratico e altre che operano in deroga. Tra i lavori affidati ad Edilvenezia, quelli di competenza delle Municipalità e quelli in carico al Comune, la situazione non è chiara. Appena finirà la verifica, forniremo i dati». Di numeri neanche a parlarne.

Certificati scaduti. Peccato che già nel marzo scorso il problema dei certificati di conformità scaduti fosse già emersa con forza. Su 36 scuole, 25 avevano il certificato di prevenzione incendi scaduto. «Le scuole sono tutte a norma e i certificati sono in fase di rinnovo», si era difeso il Comune. La questione resta attuale e mercoledì se ne parla in una commissione al municipio di Mestre.

I Lavori Pubblici. Gli unici dati certi sono quelli della Programmazione ed esecuzione lavori dei Lavori Pubblici, gli uffici dell’assessore Laura Fincato. Struttura che sovrintende ora a 12 istituti (8 elementari e quattro scuole medie) della zona di Mestre Ovest (Gazzera-Chirignago e Zelarino) e al centro cottura Filzi. Scuole tutte a norma con i certificati, dice il dirigente Oscar Beriotto. Tranne il centro cottura dove, dopo i lavori su centrale termica e cucine, si attende il nullaosta dei vigili del fuoco. In rinnovo i certificati, scaduti, della scuola di Trivignano e villa Medico a Zelarino.

Piove in classe. Cantieri urgenti, da 50 mila euro ciascuno, partiranno a breve per rifare le impermeabilizzazioni di tre istituti, la media Fermi, la elementare Munaretto e la Salvo D’Acquisto, dove piove dentro le classi. Interventi urgenti che si «mangeranno» gran parte dello stanziamento del 2008 per l’Edilizia scolastica, ovvero 200 mila euro. «I lavori partiranno non appena smette di piovere», spiegano da villa Querini. Si è chiuso 15 giorni fa il cantiere del nuovo tetto della elementare Colombo di via del Bosso. Per il 2009, lo stanziamento raddoppia a 400 mila euro. Ben poca cosa rispetto ai fondi che investe la Provincia.

San Girolamo e Vecellio. La situazione più critica del Comune? La San Girolamo a Venezia, spiega Carlo Forte della Cgil scuola. La giunta ha deciso di stanziare fondi aggiuntivi per intervenire. E nei giorni scorsi è stata approvata una delibera da 1 milioni di euro per le manutenzioni straordinarie di dodici scuole della terraferma. Tra cui c’è anche la elementare Vecellio, la scuola più centrale della città che attende l’ultimazione del restauro dell’ex Stefanini di via Cicognara (3 milioni di euro a carico di Edilvenezia) per avviare un trasloco propedeutico al restauro della scuola di via Giardino, che attende la certezza del finanziamento nel bilancio 2009, in discussione da ieri in Consiglio comunale.

Il caso Gori. E ieri è scoppiato anche il caso della materna Gori di via Selvanese a Zelarino. Inaugurata tre anni fa, la scuola doveva sostituire l’omonimo plesso di via Castellana. Ora sui muri perimetrali esterni ci sono aperte delle fessurazioni in sviluppo orizzontale. Ieri sera la Municipalità di Chirignago-Zelarino ha approvato un ordine del giorno che permette una serie di manutenzioni su questa scuola e all’istituto di via Perlan alla Gazzera, dove c’è il tetto da rifare. Servono 300 mila euro. «Non è accettabile», dice la presidente Maria Teresa Dini, «che con i mezzi messi a disposizione dalla tecnologia si debba rimettere a posto una scuola dopo appena tre anni». Per Andrea Mauceri, presidente della commissione Lavori Pubblici, «è un brutto effetto delle gare di appalto al minimo ribasso».