Il ministro Fioroni:«Dati preoccupanti,
serve lavoro straordinario per recuperare»

Scuola, senza insufficienze
solo 3 su dieci.

Il 70% degli studenti delle superiori ha registrato
almeno un «debito» al termine del primo quadrimestre

Il Corriere della Sera del 10.3.2008

 

ROMA - Una valanga di «debiti» si è abbattuta sugli studenti italiani dopo gli scrutini del primo quadrimestre: soltanto 3 allievi delle superiori su 10 possono tirare un sospiro di sollievo. Gli altri, il 70%, pari a circa 2 milioni di studenti, hanno riportato almeno una insufficienza. Un quadro sconfortante che emerge dopo mesi di polemiche sui corsi di recupero e sulle modalità con cui le singole scuole - alle prese con le diverse esigenze di studenti, insegnanti e famiglie - devono e possono organizzarli. I buchi neri si registrano in tutti gli anni di corso. Soltanto in quinta si registra un leggero miglioramento pur restando forti in tutti i tipi di scuola le carenze in matematica che arrivano (in totale) a quota 60,9%.

TOUR DE FORCE PER I MATURANDI - Si dovranno rimboccare le maniche gli studenti che a giugno devono affrontare l'esame di Stato. Se per i ragazzi del classico la «bestia nera» è soprattutto la matematica (55,2%), per i colleghi del linguistico paradossalmente le lacune maggiori si riscontrano proprio nelle materie caratterizzanti: l'85,1% ha insufficienze, infatti, nelle lingue straniere. Nei tecnici e professionali, più che negli altri corsi di studio, è invece l'italiano il grosso scoglio.

PROFESSIONALI IN CODA - Se il 70,3% dei ragazzi delle superiori ha riportato insufficienze al primo quadrimestre, questa percentuale sale al 76,4% negli istituti tecnici e addirittura all'80% nei professionali. Meno peggio degli altri sono messi gli studenti del classico con «appena» il 57,6% di insufficienze.

PICCO AL TERZO ANNO - Già evidenti al primo anno (71,1%) le carenze raggiungono il massimo al terzo anno di corso (72,5%). La situazione più grave riguarda gli istituti tecnici, i professionali e l'istruzione artistica dove le 'insufficienzè dal primo al quinto anno sono almeno al 70% e al quinto si attestano rispettivamente al 71,6, 75,3 e 65,6%.

IL MINISTRO - «I dati del primo quadrimestre - ha commentato il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni - dimostrano quale lavoro straordinario la scuola debba mettere in atto perché entro giugno si recuperino il più possibile queste insufficienze. Sono numeri che, oltre a far chiarezza, illustrano anche lo sforzo che alunni e docenti saranno chiamati a fare nei prossimi mesi in quanto, a fine anno, di solito le insufficienze si dimezzano. È del tutto evidente comunque che ci troviamo di fronte a un problema serio ed è questo il motivo per il quale è stata data priorità assoluta, anche in termini di risorse economiche, alle azioni per supportare l'impegno delle scuole»