Razionalizzazione della rete scolastica.

di Roberta Brunetti da Il Gazzettino di Venezia, 29.3.2008

 

Razionalizzazione della rete scolastica, si riparte. «Entro l'estate conto di inviare la nostra proposta alla commissione d'ambito provinciale - annuncia l'assessore alle politiche educative, Anna Maria Miraglia - Così riprenderà l'iter: poi si dovrà pronunciare l'Ufficio scolastico regionale, in modo da essere pronti per l'anno scolastico 2009-2010». Sarà una vera rivoluzione per le scuole veneziane, dalle materne fino alle medie, che oggi sono nella stragrande maggioranza dei casi aggregate per ordine, in modo quindi orizzontale: le elementari e le materne statali insieme, all'interno dei circoli didattici; quelle medie in istituti ad hoc. Invece, una volta attuata questa razionalizzazione o verticalizzazione, come viene pure chiamata, i singoli plessi saranno ricomposti all'interno di istituti verticali, appunto: materne, elementari e medie insieme, dunque, in base alla loro collocazione sul territorio. Per fare un esempio, oggi Venezia insulare ha due circoli didattici e due istituti medi, in futuro avrà quattro istituti verticali con elementari e medie rimescolate insieme. In questa prospettiva, tutti i docenti cambieranno inquadramento, con inevitabili contraccolpi. Non a caso, quando il Comune lanciò la sua proposta, oltre un anno fa, dal mondo della scuola si levarono tante voci di protesta. «Perché molti non avevano capito - sostiene l'assessore - c'era bisogno di tempo per discuterne... Ecco perché mi sono fermata, per approfondire il tema e prendere in considerazione i suggerimenti. Ora però si riparte. Ho già iniziato il secondo giro di consultazioni per poter inviare la proposta definitiva entro l'estate».

Occasione particolare per questo approfondimento sarà oggi, dalle 9 alle 18, al Goldoni, il convegno su "Scuola e territorio" organizzato dalla Consulta per la scuola , insieme allo stesso assessorato. Si parlerà proprio di verticalizzazione, con la stessa Miraglia; il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Carmelo Palumbo; il presidente della Consulta, Roberto Sintini; e vari altri testimoni di questo modello che sta rapidamente diffondendosi in tutta Italia. L'idea degli organizzatori è quella di dissipare gli ultimi dubbi tra docenti e genitori. «La verticalizzazione è un indirizzo ministeriale - ricorda l'assessore Miraglia -. In Italia è già stata attuato dal 50\% delle scuole. Tra i capoluoghi del Veneto, solo Venezia e Treviso sono rimasti al vecchio modello».

Ma che vantaggi porteranno questi istituti verticali?

«Il progetto educativo comincerà alla materna per arrivare alle medie, con un curriculum senza fratture e un corpo docente che seguirà i ragazzi dai 3 ai 13 anni. Per un ragazzo disabile non è un vantaggio da poco. Gli istituti verticali, poi, saranno agganciati alle municipalità, si eviterà quella corsa verso le scuole del centro che svuotavano quelle di periferia. Insomma, sarà un cambio in positivo, certo l'avvio sarà faticoso e richiederà la buona volontà di tutti».

A proposito di avvio, c'è chi teme un contraccolpo pesante sulla continuità didattica: tutte le classi, sulla carta, potrebbe cambiare insegnanti? «Questo non è detto, anche adesso ci sono le graduatorie. E comunque queste cose vanno chiarite con l'Ufficio scolastico regionale. É per questo che voglio una discussione la più ampia possibile».