L'esercito degli ignoranti.

Sette studenti su dieci insufficienti in almeno una materia.
Il ministro: non possiamo continuare a fare gli struzzi

Bianca Sabatini, La Stampa del 18.3.2008

 

ROMA
Quattro per uno. Le cifre sono spietate: due milioni e settecentomila studenti iscritti alle scuole superiori italiane, due milioni di insufficienti in almeno una materia, ma otto milioni di insufficienze complessive. Una valanga di debiti formativi degni di un crack del ‘29.

Anche se molti studenti recupereranno nei quattro mesi che mancano alla fine dell’anno scolastico, la realtà è quasi deprimente: gli studenti italiani hanno lacune pesantissime e protratte nel tempo, in matematica, italiano e scienze.

Le cifre vengono dal ministero, che ha rivelato come, negli ultimi anni, il 42 per cento degli studenti veniva promosso all’anno successivo portandosi dietro almeno un debito formativo non recuperato: in cifre vuol dire che : negli ultimi vent’anni sono stati diplomati almeno otto milioni di studenti sulla cui preparazione è lecito nutrire qualche dubbio.

La svolta
Lo «scandalo», però, dovrebbe finire: in ottobre un decreto ha stabilito che i debiti formativi devono essere sanati prima degli scrutini di giugno o, al più, nel corso dell’estate successiva, entro il 31 agosto. Di conseguenza le scuole devono fare un primo bilancio delle lacune accumulate già in occasione dello scrutinio del primo quadrimestre e attivare, di conseguenza, corsi di recupero a seconda delle esigenze.

«Non è più consentito a nessuno fare lo struzzo, far finta che tutto vada bene e mandare avanti i nostri ragazzi asini - commenta il ministro Giuseppe Fioroni - E’ vero che nel secondo quadrimestre questi dati si dimezzano fisiologicamente, ma è indiscusso che continuare ad andare avanti come si faceva nei precedenti anni, continuando a diplomare ragazzi poveri di sapere e di competenze facendo loro un danno per la vita».

A febbraio, dunque, le scuole superiori hanno fatto il primo «tagliando»: matematica e lingue straniere restano le bestie nere degli studenti italiani. Ma non è che il resto vada bene: nelle altre discipline scientifiche (biologia, chimica, fisica eccetera) siamo comunque su una media del 42,9 per cento di insufficienti.

L’italiano sconosciuto Ed è appena il caso di ricordare che il 47,4 per cento (quasi la metà) dei ragazzi italiani tra i quindici e i diciannove anni non conosce l’italiano: non lo sa scrivere e non lo capisce se lo legge. Un dramma. Che la diagnosi fosse all’incirca questa si sapeva ed era prevedibile.

Il problema ora sarà quello di sanare queste carenze entro agosto prossimo e, per le quinte classi (dove i debiti pregressi riguardano il 65% dei maturandi) entro giugno, cioè prima degli esami di Stato (pena la non ammissione). «I dati del primo quadrimestre – ha commentato il ministro Fioroni - dimostrano quale lavoro straordinario la scuola debba mettere in atto perché entro giugno si recuperino il più possibile queste insufficienze. Sono numeri che, oltre a far chiarezza, illustrano anche lo sforzo che alunni e docenti saranno chiamati a fare nei prossimi mesi in quanto, a fine anno, di solito le insufficienze si dimezzano. E’ del tutto evidente comunque che ci troviamo di fronte ad un problema serio ed è questo il motivo per il quale è stata data priorità assoluta, anche in termini di risorse economiche, alle azioni per supportare.


LE BESTIE NERE

Matematica e inglese
La situazione dei «debiti», stando alle cifre del ministero, è particolarmente grave negli istituti professionali, in cui l’80% degli allievi risulta gravemente insufficiente. E’ come se in una classe di 24 alunni solo 7 potessero essere promossi a pieno titolo (e appena 5 negli istituti professionali). Inutile ribadire che la materia in cui i ragazzi italiani vanno peggio è la matematica, che raccoglie il 62,4% delle insufficienze. Seguono le lingue straniere (62,2%).