I servizi minimi in Francia e in Italia.

da Tuttoscuola, 23 maggio 2008

I sindacati scuola francesi sono sul piede di guerra con manifestazioni e scioperi per contrastare il progetto governativo di affidare i bambini delle scuole elementari alla sorveglianza di personale esterno (in particolare quello comunale) quando si effettua uno sciopero del personale insegnante.

Si tratterebbe di servizi minimi garantiti ai minori durante l'astensione dal lavoro del personale scolastico che, a quanto sembra, trovano d'accordo il 60% dell'opinione pubblica francese.

Il diritto di sciopero è sacro, afferma il ministro francese dell'educazione, Xavier Darcos, "ma il diritto al lavoro per le famiglie che non hanno mezzi per far accudire i loro figli dovrà essere ugualmente assicurato".

Sarkozy ha annunciato la presentazione di un progetto di legge per assicurare l'accoglienza degli scolari durante i giorni di sciopero e obbligherà i docenti che vi aderiscono di dichiarane l'adesione 48 ore prima per consentire ai Comuni di predisporre il servizio sostitutivo.

In Italia il servizio minimo viene garantito non attraverso una prestazione straordinaria di vigilanza degli alunni durante l'astensione dei loro insegnanti, bensì in una quantità massima di ore di sciopero consentite nel corso dell'anno.

Quanto poi al preavviso di adesione o meno allo sciopero, da noi, i sindacati hanno ottenuto di considerare la dichiarazione preventiva di adesione come un diritto pari a quello dello sciopero. La dichiarazione preventiva di adesione si può, quindi, non presentare (anche se poi allo sciopero non di aderisce). L'effetto, in questi casi, è ultrattivo, perché in mancanza di dichiarazione (negativa o positiva) di adesione, il dirigente scolastico è spesso costretto a sospendere completamente il servizio, non avendo la certezza di poter almeno assicurare la vigilanza dei minori.

Il diritto di non dichiarare l'intenzione di sciopero, dunque, viene prima del diritto degli alunni al servizio. Da noi.