«Maturità» alle medie.

Pasquale Almirante da La Sicilia del 4.5.2008

Esami di Stato anche per i ragazzi della terza media, con aggiunta di una quarta prova a carattere nazionale i cui esiti dovranno essere spediti all’Istituto di valutazione per capire se c’è uniformità di preparazione in tutta la nazione. Il giudizio complessivo tuttavia sull’alunno spetta sempre ai docenti che potranno o no tenere conto di questa ulteriore prova basata su test oggettivi di italiano e di matematica.

L’ex ministro Fioroni ha lasciato un’altra eredità importante e sarebbe bene, come avviene nella secondaria superiore, che le scuole si attrezzassero per attivare simulazioni in modo che gli alunni sappiano almeno orientarsi, come sarebbe altrettanto corretto che i docenti della media venissero pagati come i colleghi interni delle superiori.

Ma anche questa problematica spetterà al nuovo ministro dipanarla insieme a quell’altra di uniformare le qualifiche a un quadro unico di riferimento a carattere europeo così come succede con le competenze in lingua straniera. Un datore di lavoro potrà essere così in grado di identificare conoscenze, abilità e competenze di ogni singolo cittadino della comunità e potrà quindi assumerlo sulla base delle proprie necessità, dichiarate dalla certificazione medesima.

Per attivare ciò tuttavia occorre che il nuovo ministro adegui i programmi nazionali a quelli in fase di preparazione a livello comunitario, almeno nelle parti che li riguardano, consentendo così che il quadro comune di riferimento abbia una sua validità strategica in termini di impiego e di maggiore consapevole di cittadinanza. Diritto di cittadinanza che ancora non è stato del tutto offerto all’apprendimento della musica nella nazione patria del “bel canto” dove solo nella media e nelle ex magistrali si insegna.

Il progetto potrebbe essere quello di poterla praticare, oltre che nei suoi indirizzi storico-teorici, anche in quelli pratici come l’esecuzione e l’ascolto a scuola. Se si considera inoltre che in Germania perfino città di media grandezza dispongono di una orchestra in piena regola senza aiuti di Stato, si ha la dimensione di come in Italia si è colpevoli nei confronti di un’arte che se per un verso ci fa amare da tutto il mondo, per l’altro relega la nostra gioventù agli ultimi posti per la sua fruizione.