Ipotesi per un programma/3. da Tuttoscuola, 6 maggio 2008 Nella delineazione del possibile programma di politica scolastica del nuovo governo vanno anche tenuti presenti i risultati cui è pervenuto il confronto tra Valentina Aprea (PDL) e Mariangela Bastico (PD), promosso da Tuttoscuola il 1° aprile 2008 e svoltosi a partire dall'apposito dossier predisposto dalla nostra rivista. In tale occasione, come si mostra più analiticamente nel numero di maggio di Tuttoscuola, attualmente in distribuzione, si è registrata un'ampia area di possibili convergenze, il cui punto di partenza - in un contesto di tendenziale riduzione della spesa pubblica totale - è stato l'impegno a riportare gradualmente la spesa per l'istruzione ai livelli ai quali si attestava nel 1990 (10,3% sulla spesa pubblica totale, contro l'8,8 del 2006), fino ad arrivare alla percentuale media dell'area OCSE (6,1% del PIL, contro l'attuale 4,5%), riducendo nel medesimo tempo i molti fattori di inefficienza e di spreco che la caratterizzano. In questo modo, si è detto, si disporrebbe delle risorse necessarie per realizzare alcune delle azioni che stanno sia nel programma del PDL che in quello del PD: migliorare le condizioni economiche di base del personale; investire in formazione iniziale e continua degli insegnanti, dei dirigenti e di un personale ATA (soprattutto ausiliario) con funzioni da ridefinire; dare concretezza all'autonomia delle scuole, istituendo contestualmente un efficiente e affidabile sistema nazionale di valutazione; semplificare i percorsi, alleggerire gli orari e ammodernare i programmi della scuola secondaria superiore; avviare quella strategia di valorizzazione selettiva e meritocratica della professionalità docente indispensabile per una politica di sviluppo della qualità della nostra scuola; realizzare una efficiente valutazione di sistema di tipo universalistico.
Un programma senza
dubbio impegnativo, per la cui realizzazione ci auguriamo che gli
impegni assunti prima delle elezioni vengano mantenuti dal nuovo
governo. E dalla nuova opposizione. |