L'integrazione incompiuta
ovvero un'omissione e un rimpianto.
L'omissione è quella riguardante la troppo
spesso inesistente presa in carico degli alunni con disabilità da
parte di tutti gli insegnanti. Il rimpianto è provocato dal fatto
che l'integrazione scolastica frequentemente è fine a se stessa e
quasi mai, dopo la scuola, riesce a trasformarsi e a proseguire come
inclusione sociale.
di
Giorgio Genta* da
Superando del
7.5.2008
Celebrando, come è giusto, quanto di buono ha
portato l'applicazione
trentennale dell'integrazione scolastica
e le trasformazioni che essa ha provocato nella società, viene
tuttavia spontaneo pensare anche a quanto
è rimasto incompiuto.
A giudizio delle nostre famiglie sono essenzialmente due i punti
dolenti: la quasi generalizzata mancanza dell'effettiva presa in
carico dello studente con disabilità
da parte di tutti i docenti
e la traumatica fine del processo di integrazione e di inclusione
sociale che avviene fatalmente
con la fine della scuola.
Un’omissione e un rimpianto, dunque. Per quanto riguarda la troppo
spesso inesistente presa in carico da parte di tutti gli insegnanti
e non del solo insegnante di sostegno, essa ha
origini burocratiche e culturali.
Burocratiche perché mancando l’obbligatorietà e il conseguente
riconoscimento pratico dell’utilità dei corsi di aggiornamento per
tutti i docenti sulle tematiche relative allo studente con
disabilità, viene a mancare la base di informazioni
necessaria alla conoscenza del "problema"
e delle modalità atte a
risolverlo; anzi è proprio tale "ignoranza" a creare il "problema"
che un’adeguata "sapienza" annullerebbe e trasformerebbe in
occasione di crescita culturale e umana.
Il rimpianto, poi, è provocato dal fatto che l’integrazione
scolastica spesso è fine a se
stessa, termina quando si
conclude la scuola e, specialmente per gli studenti con disabilità
più grave, quasi mai riesce a trasformarsi e a proseguire
come inclusione sociale.
Per proporre una possibile soluzione a quest’ultimo problema,
alcune nostre famiglie, in stretta collaborazione con le scuole e il
distretto sociosanitario, hanno elaborato il progetto denominato
Dopo la scuola - Dall'integrazione
scolastica all’inclusione sociale
che contiamo di presentare quanto prima.
*
Federazione Italiana
ABC
(Associazione Bambini Cerebrolesi).