Maturità, parte il conto alla rovescia. La Stampa del 27.5.2008
ROMA È questa l’istantanea scattata all’esercito dei maturandi 2008 (con 318 intervistati) dalla «Guida alla Maturità» del Corriere dell’Università e del Lavoro in distribuzione gratuita in tutte le scuole superiori d’Italia. Per la fatidica vigilia tanto enfatizzata da cinema e canzoni, loro, per lo più studenti classe ’89, saranno diligenti e scrupolosi: se oltre il 27% dice che andrà al letto presto, uno su cinque starà al computer fino a tardi in attesa di qualche fuga di notizie e il 16% passerà la notte sui libri per non sprecare neanche un momento utile. Quasi uno su quattro invece non potrà fare a meno di stare con i compagni di classe, anche solo in «collegamento telefonico». A preoccuparli come sempre è soprattutto la prova orale, temuta più di tutto da uno studente su tre. A loro si aggiunge un altro 23% che invece ha paura del confronto con i professori esterni. Un altro 22% teme gli scritti e uno su cinque non dorme all’idea di prendere un voto troppo basso. Per quanto riguarda la tesina, poi, il 37% degli intervistati crede che sia molto importante, anche se non permetterà di sottovalutare tutto il resto del programma. Per uno studente su cinque è addirittura fondamentale e ci ha lavorato intensamente per settimane. Il 20% punta più sugli «effetti speciali» per incuriosire la commissione. Solo il 13% l’ha copiata interamente da Internet.
Sullo stato d’animo pre-esame i maturandi 2008
si dividono tra una grande tristezza all’idea di lasciare scuola,
compagni e prof (27%) e un’irresistibile voglia di vacanza (24%).
Uno su quattro invece ha già paura del futuro ed è sommerso da dubbi
per le scelte che lo aspettano, mentre solo uno su cinque è
entusiasta all’idea del nuovo capitolo che sta per iniziare. Sulla
scuola poi, il 38% giudica sufficiente il livello di preparazione
ricevuto nei cinque anni, un altro 38% lo definisce buono e uno su
dieci si sbilancia valutandolo ottimo. Solo il 12% pensa di aver
avuto una preparazione scarsa e l’1% insufficiente. Almeno la
scuola, per ora, è stata promossa. |