La Gelmini lancia la scolarizzazione dei rom
e attacca:
«La scuola è vittima del Sessantotto».

 Il Sole 24 Ore, 26.7.2008

«Stiamo già collaborando con il ministero dell'Interno e procedendo con il censimento dei campi». E' così che il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini sta preparando un prossimo piano di scolarizzazione dei bimbi rom. Partirà a settembre, secondo i programmi del ministero. Sempre oggi, 26 luglio, il ministro è tornata sul ripristino del grembiule a scuola, definendolo «un semplice ritorno all'ordine», e ha affermato che la scuola italiana è «vittima della cultura del '68».

Sul piano di scolarizzazione, la Gelmini ha anche anticipato il possibile apporto di associazioni che si occupano di dispersione scolastica e dei singoli presidi. «Ci sono bambini -ha ricordato - che sono privati della propria adolescenza e della propria infanzia e di un diritto costituzionalmente garantito che è quello della scuola». E ha poi ammonito: «Dovrebbero essere rese più rigorose ed aspre le sanzioni per i genitori che non consentono ai figli di frequentare regolarmente la scuola».

Capitolo grembiule. Il ripristino della divisa scolastica «non è una proposta esaustiva o che abbia la pretesa di cambiare le condizioni della scuola, è semplicemente un ritorno all'ordine e soprattutto alla parità delle condizioni». La Gelmini lo ha precisato a Sky Tg 24, ribadendo l'opportunità di far rimettere il grembiule agli studenti. E ha colto l'occasione per prendersela con il '68. «La scuola - ha argomentato il ministro nonché coordinatrice lombarda di Forza Italia -, è stata vittima di una forma di egualitarismo e di appiattimento verso il basso tipica di quella cultura. Noi dobbiamo superare questa impostazione, cercando di coniugare l'alfabetizzazione del paese con i buoni livelli di istruzione che dobbiamo recuperare".