Scuola: salvi gli insegnanti di sostegno.
Ma le polemiche non mancano.

 di Sara De Carli da Vita, 22.7.2008

A settembre ci sarà un travaso di insegnanti dal Sud al Nord. Mentre al Ministero nessuno ancora si è preoccupato di ricostituire l'Osservatorio sulla disabilità.

Gli insegnanti di sostegno sono salvi. Come anticipato da Tuttoscuola, i tagli della Finanziaria di Tremonti risparmieranno i doccenti di sostegno. Lo conferma Salvatore Nocera, responsabile scuola della Fish, che proprio su questo tema venerdì 18 luglio ha incontrato il capo dipartimento del ministero dell'Istruzione.

«Il decreto del 4 giugno sull'organico di fatto esclude espressamente tagli ai docenti di sostegno, come pure faceva il decreto precedente, del governo Prodi, sugli organici di diritto. Sarebbe stata una palese contraddizione con quanto previsto dalla Finanziaria 2008, che prevede per settembre l'ingresso di 7mila insegnanti di sostegno nell'organico di diritto. È vero che il decreto 112/2008, all'articolo 64 prevede tagli ai docenti, ma c'è un emendamento dello stesso relatore di maggioranza che esclude esplicitamente gli insegnanti di sostegno, ricordando i diritti degli alunni con disabilità».

A settembre, quindi, nelle scuole italiane ci saranno circa 92mila insegnanti di sostegno: 45mila + i nuovi 7mila nell'organico di diritto e gli altri nell'organico di fatto. Un successo? «Sì. Anche se non mancheranno le polemiche», precisa Nocera.

Il rapporto medio fra insegnanti di sostegno e alunni disabili, infatti, dovrà essere di un insegnante ogni due alunni disabili. Ovvero la media nazionale da alcuni anni a questa parte. Da quest'anno però la media dovrà essere rispettata a livello provinciale. «Al Nord finora la media era di 1 a 3, al Sud di 1 ogni 1,5 alunni: il vincolo provinciale sposterà molti insegnanti di sostegno dal Sud al Nord e farà gridare allo scandalo. In realtà in questi anni il Sud ha concesso troppo facilmente ore di sostegno, anche per supplire alla mancanza di assistenti educatori pagati dai Comuni».

Tra le altri richieste che invece Nocera avanza vi è la ricorstruzione immediata dell'Osservatorio sulla disabilità, che essendo stato creato da una circolare, è decaduto insieme al governo Prodi e finora non ricostituito.