Sulle tabelle di ripartizione dei 25 mila posti
da docente del Miur pesano Mezzogiorno, scuola senza ricambio. Il Nord farà la parte del leone nelle prossime immissioni in ruolo dei docenti. Antimo Di Geronimo ItaliaOggi, 15.7.2008 Secondo quanto emerge dalla lettura delle tabelle del ministero dell'istruzione che ripartiscono tra province e regioni le 25 mila assunzioni a tempo indeterminato che saranno disposte entro il mese di luglio (allegate al decreto 61 emanato il 10 luglio scorso e pubblicate integralmente in queste pagine di ItaliaOggi), saranno gli istituti scolastici del Nord a essere «privilegiati» nel piano di immissioni. Nelle regioni settentrionali verranno infatti effettuate complessivamente 11.642 nomine, 4.427 delle quali in Lombardia, 2.173 in Emilia-Romagna, 2.064 in Piemonte, 2.036 in Veneto e 471 in Liguria, Friuli-Venezia Giulia 471. Senza contare le assunzioni della Valle d'Aosta, che è a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano. Anche così, però, la percentuale delle immissioni in ruolo al Nord è la più alta in assoluto: circa il 47% del totale (46,568%). Quello che emerge dalla fotografia effettuata dal dicastero guidato da Mariastella Gelmini è una scuola che subisce gli effetti di un forte squilibrio demografico, che vede il Nord in testa alla classifica dell'incremento della popolazione scolastica. Non tanto per l'aumento della nascite, quanto, invece, per i fenomeni migratori interni e esterni. Da una parte si registra, infatti, un forte flusso migratorio dal Sud verso il Nord Italia, specie per quanto riguarda i giovani diplomati e laureati che vanno al Nord in cerca di lavoro qualificato e vi rimangono. E dall'altra il forte impatto migratorio degli extracomunitari. Il rovescio della medaglia è il progressivo svuotamento delle aule nelle regioni del Sud. E non solo delle aule. Si pensi al fenomeno dello svuotamento dei piccoli paesi dove, addirittura, è in forse il mantenimento delle stesse scuole per cronica carenza di alunni. E i dati parlano chiaro. Delle 25 mila immissioni previste per i docenti in tutta Italia, meno di un terzo andranno al Sud (29,756%). E a fronte di tre regioni, che mantengono numeri importanti, tutte le altre sono di molto al di sotto delle mille assunzioni. A guidare la classifica è la Campania 2.373 immissioni, segue la Puglia con 1.830 e la Sicilia con 1.819. Poi viene la Sardegna, staccata di un bel po', con 605 immissioni, la Calabria, dove sono previste 554 assunzioni, la Basilicata, con appena 158 e il Molise con 100 immissioni.
Al Centro sono previste, invece, 5.919
assunzioni così suddivise: Abruzzo 492 , Lazio 2.539, Marche 566,
Toscana 1.945, Umbria 377. |