"Più scuole meno mafia,
230 immobili per le scuole.

da TuttoscuolaNEWS, n. 356, 28 luglio 2008

Più di 200 immobili confiscati in tutta Italia ai boss della mafia, della camorra, della ndrangheta e della banda della Magliana verranno assegnati alle scuole per progetti educativi e di formazione professionale grazie al programma "Più scuole meno mafia".
Lo scopo del progetto, presentato dal ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini, dal Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, e dal direttore dell'Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz, è quello di restituire alla cittadinanza, e in particolare ai giovani, beni sottratti alla criminalità, affinché possano utilizzare queste strutture per attività scolastiche e di formazione professionale.

L’Accordo operativo tra il MIUR e l'Agenzia del Demanio costituisce una concreta attuazione delle modifiche apportate alla normativa antimafia dalla Legge Finanziaria 2007, che ha ampliato le ipotesi di utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata anche agli usi governativi o pubblici connessi allo svolgimento delle attività istituzionali di amministrazioni statali, università statali e istituzioni culturali di rilevante interesse.

L’Accordo prevede anche un tavolo tecnico permanente tra MIUR, Agenzia del Demanio ed altri Enti interessati, per l'individuazione di immobili confiscati compatibili con gli utilizzi progettuali.

Abitazioni, locali, fabbricati e capannoni, tra cui due locali a Palermo confiscati a Salvatore Riina, una masseria a Monreale (PA) confiscata a Giuseppe Brusca, un fabbricato di 3 piani nel comune di Grottaferrata (RM) confiscato ad Aldo De Benedittis della banda della Magliana, diventeranno scuole di formazione professionale. Una nuova prospettiva per la disastrata edilizia scolastica italiana.