Il Governo emenda il decreto 112. di Reginaldo Palermo La Tecnica della Scuola, 12.7.2008. Per quanto riguarda la scuola due sono le modifiche più importanti: sospensione dell'accesso ai corsi Ssis per il 2008/2009 e possibilità di assolvere l'obbligo scolastico nei corsi di formazione professionale e nei percorsi sperimentali regionali. Si è ormai concluso, nelle diverse Commissioni della Camera, l’esame preliminare del decreto legge 112. Negli ultimi giorni il Governo ha già depositato alcune proposte di modifica relative agli articoli che più direttamente riguardano la scuola.
Le modifiche non riguardano però,
come molti speravano, il piano di razionalizzazione. In pratica questo vuol dire che – già a partire dal prossimo settembre – non verranno avviati altri corsi Ssis. Inoltre il comma 622 dell’art. 1 della legge finanziaria per il 2007 con il quale il Governo Prodi aveva istituito l’obbligo scolastico fino a 16 anni verrà modificato e una parte di esso verrà sostituita con un nuovo testo: “L'obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo 111 del decreto legislativo n. 226/05, e, sino alla completa messa a regime delle disposizioni ivi contenute, anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui all'articolo 1, comma 624 della legge, 27 dicembre 2006, n. 296”. I regolamenti che il Ministro dovrà emanare per realizzare il piano di razionalizzazione dovranno precisare infine anche “tempi e modalità per la determinazione e articolazione dell'azione di ridimensionamento della rete scolastica prevedendo, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente l'attivazione di servizi qualificati per la migliore fruizione dell'offerta formativa”. Naturalmente non mancano emendamenti proposti dall’opposizione (il PD per esempio propone la cancellazione totale dell’articolo 64 o, almeno, dei primi due commi), ma visti i rapporti numerici è del tutto irrealistico pensare che le proposte della minoranza possano avere successo.
La prossima settimana la parola
passerà all’aula per l’avvio del dibattito. Il calendario dei lavori
prevede che a partire dal 21 luglio la Camera inizi l’esame del
provvedimento. Le votazioni si dovrebbero concludere entro il 25 del
mese. |