. Quei tagli distruggeranno il sostegno". La legge finanziaria 2008 puntava ad aumentare da 48 a 65 mila l'organico di ruolo degli insegnenti di sostegno. Il ministro Gelmini ha annunciato ora il taglio di circa 150 mila posti complessivi. Scrima (Cisl scuola): "Il governo Berlusconi rischia di distruggere tutto quello che era stato costruito fino a questo momento. Così si mette in crisi il sistema dell'integrazione". di Paolo Andruccioli da Superabile, 1.7.2008
ROMA - "I tagli indiscriminati nella scuola
colpiranno pesantemente anche il sostegno agli alunni disabili". Ne
è convinto Francesco Scrima, segretario Cisl della scuola, secondo
il quale i tagli annunciati dal ministro della Pubblica istruzione,
Gelmini, avranno un effetto molto pesante anche sulla scuola
dell'integrazione. "La legge finanziaria del governo Prodi - ricorda
il sindacalista - aveva stabilito la regolarizzazione di quasi
trentamila insegnanti di sostegno "di fatto". Ora il governo
Berlusconi rischia di distruggere tutto quello che era stato
costruito fino a questo momento". La legge stabilisce infatti un
rapporto preciso tra alunni disabili e insegnanti di sostegno.
L'organico degli insegnanti di sostegno si divide oggi tra
insegnanti di diritto (ovvero di ruolo, cioè regolari) e insegnanti
di sostegno "di fatto", ovvero quella parte del corpo insegnante che
viene assegnato anno per anno al sostegno alla disabilità, ma in un
rapporto di lavoro precario che cambia appunto ogni anno. Con la
legge finanziaria del governo Prodi gli insegnanti "di diritto"
specializzati nel sostegno agli alunni disabili sarebbero passati da
circa 48 mila unità a 65 mila. Tra insegnanti di diritto e
insegnanti di sostegno di fatto il corpo docente dedicato alla
disabilità avrebbe dovuto raggiungere le 94 mila unità, su un totale
di 174.586 alunni disabili iscritti all'anno scolastico 2007-2008
nelle scuole di ogni ordine e grado. Ora però i tagli annunciati dal
ministro Gelmini si prospettano come una vera e propria mannaia. Il
ministro ha annunciato infatti il taglio di circa 150 mila posti
complessivi. Non è dato per ora conoscere tra questi 150 mila
insegnanti che dovrebbero saltare il numero degli insegnanti di
sostegno di ruolo. Ma i numeri potrebbero essere molto consistenti,
anche perché da quello che si è capito si colpirà nel mucchio.
ranno tantissimi insegnanti di sostegno che
salteranno. Così si interrompe un processo avviato e si mette in
crisi tutto il sistema della scuola dell'integrazione e si darà una
mazzata a tutta la scuola pubblica". Sempre secondo Scrima non è
solo la scuola di sostegno e dell'integrazione che rischia di
saltare. "Tutto il sistema della scuola pubblica è ora a rischio -
spiega il sindacalista - era già previsto un risparmio di 8 miliardi
di euro sulla scuola. Ora se ne aggiungono altri 4 miliardi. In tre
anni la scuola pubblica avrà 12 miliardi di euro in meno. Così il
sistema non può reggere". Inoltre, sempre secondo il sindacalista,
le scuole più a rischio sono quelle situate nei paesi con meno di
5000 abitanti. Si tratta di 5780 comuni dove si dovrebbero
concentrare la maggior parte dei tagli. Anche per la disabilità le
scuole più a rischio sono dunque quelle dei comuni più piccoli, dove
tra l'altro ci sono anche meno servizi sociali. Pioverà sul bagnato.
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