Gelmini: il voto in condotta
strumento contro il bullismo

 Tuttoscuola, 15 luglio 2008

Dopo l'intervista di ieri a "Il Messaggero", oggi è "Il Giornale" a pubblicare la conversazione della propria giornalista Francesca Angeli, con Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca.

L'avvocato bresciano è tornata sulla necessità di valutare gli studenti anche in base alla condotta, anche per fronteggiare l'emergenza bullismo: "Gli insegnanti oggi sono impotenti. Anche di fronte a comportamenti che degenerano nella violenza. Dobbiamo ridare ai docenti strumenti adeguati per combattere il bullismo e soprattutto per ripristinare il principio dell'autorità nella scuola".

Il ministro ha spiegato che "non si tratta di riproporre il sette in condotta, non è questo il punto". Ma, "di fronte al ripetersi di gravissimi episodi di bullismo, accanto alla disponibilità a capire ed affrontare il disagio di tanti giovani, va pure ristabilito il principio di autorità, dando strumenti adeguati ai docenti. Nei casi estremi è possibile prevedere la bocciatura per comportamenti inaccettabili".

Dunque non battaglia ideologica, ma funzionale al contenimento dei comportamenti violenti, tanto è vero che la Gelmini si dichiara disponibile a un confronto con le associazioni di insegnanti e studenti per valutare le modalità di applicazione del principio di autorità: "Sulle forme di applicazione si può discutere. Ma sul principio no. Anche in nome del semplice buon senso: va ristabilito il rispetto dell'autorità".