Federalismo scolastico/2:
sfida su organizzazione
e gestione dell’istruzione.

 Tuttoscuola, 14 giugno 2008

La XVI legislatura e il nuovo Governo sembrano offrire condizioni di stabilità, continuità e durata ottimali per completare il quadro delle iniziative di attuazione dell'intesa tra lo Stato e le Regioni avente ad oggetto l'attuazione del Titolo V in materia di istruzione e la sperimentazione del modello organizzativo previsto dall'art. 2, commi 417-425 della legge finanziaria per l'anno 2008.

Lo scorso 8 aprile la IX Commissione degli Assessori Regionali ha approvato per il settore istruzione una proposta di accordo quadro tra lo Stato e le Regioni, frutto di un lungo percorso di analisi, che individua alcuni criteri fondamentali riferiti alla programmazione e alla organizzazione e gestione del servizio d'istruzione sul territorio, alla dipendenza funzionale delle Regioni e degli enti locali di tutto il personale della scuola.

Di questi profili la proposta d'accordo individua soluzioni operative che tengono conto della chiara distinzione di ruoli e responsabilità dei diversi soggetti istituzionali.

Il documento degli Assessori disciplina, inoltre, le condizioni alle quali sarà possibile ricondurre a costituzionalità la previsione di sperimentazione contenuta nella legge finanziaria per il 2008 che presenta alcuni aspetti dubbi con riferimento all'invasione di competenze regionali.

La proposta d'intesa ha soprattutto lo scopo prioritario di avviare l'attuazione del Titolo V, mettendo a fuoco una serie d'ipotesi per una progressiva attuazione per il settore istruzione del nuovo quadro costituzionale. Essa costituisce la tappa iniziale di un processo destinato a svilupparsi nei prossimi anni.

La lunga fase di stallo sembra quindi in corso di superamento, anche se restano molte incertezze per l'ampiezza delle questioni da affrontare.

E' prioritaria la ricerca di modi di confronto tra le istituzioni statali e quelle regionali e locali per costruire le condizioni di successo di una condivisa individuazione degli accordi attuativi.

L'attuazione dei contenuti della proposta di accordo non è condizionata ad una preventiva disciplina attuativa dell'art. 119 della Costituzione perché nessuna delle questioni contenute nell'accordo richiede interventi volti a ridisegnare il sistema tributario. Si tratta di passaggi che richiedono unicamente il trasferimento delle risorse ora gestite dallo Stato.

Occorre riconoscere che si tratta di una scommessa di non poco conto.