I tagli di organico Tuttoscuola, 30 giugno 2008 Tra i cinque criteri previsti dal comma 4 dell'art. 64 del decreto legge 112/08, ce n'è uno che potrebbe determinare la riconfigurazione dell'intero sistema di istruzione, determinando una riforma strutturale ben più profonda di quanto abbiano fatto in questi ultimi dieci anni altri ministri, Letizia Moratti compresa. Il punto in questione recita così: "ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola anche attraverso la razionalizzazione dei piani di studio e dei relativi quadri orari, con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali". Poiché soprattutto da questa ridefinizione dei curricoli e dalla conseguente razionalizzazione dei piani di studio si punta ad ottenere quel risparmio di organico che varie stime quantificano tra un minimo di 70 mila ed un massimo di 100 mila posti di docente, non si tratterà di blande modifiche. I curricoli, opportunamente essenzializzati negli obiettivi formativi generali e negli obiettivi specifici di apprendimento, renderanno possibile un conseguente alleggerimento dei piani di studio. Serviranno così - sembra essere la strategia del Governo - meno ore di insegnamento e potranno essere rivisti i quadri orario in tutti gli ordini di scuola. Una prima operazione in questo senso è stata già prevista per il primo biennio degli istituti professionali nei quali l'orario settimanale è stato ridotto di 4 ore con una riduzione (virtuale) di 2.656 posti di docente. Assumendo, ad esempio, la recente proposta della commissione ministeriale per la riforma degli istituti tecnici e professionali che prevede di ridurre l'orario settimanale degli istituti professionali a 32 ore rispetto alle attuali 36 (40 nel terzo anno), si avrebbe una riduzione complessiva di 127 mila ore di lezione (e di docenza) con un risparmio possibile di 7.059 cattedre.
Analogamente per gli
istituti tecnici, attualmente a 36 ore di lezione settimanale, una
riduzione di 4 ore a settimana consentirebbe di risparmiare più di
165 mila ore di lezione (e di docenza) con una riduzione di 9.174
cattedre. Se l'orario venisse portato a 30 ore settimanali sia per i
tecnici che per i professionali, la riduzione di cattedre nel
triennio supererebbe le 23.700 unità complessive. |