Logopedista,
compiti delle vacanze "impossibili"
per 5% dei bambini.

Bambini non svogliati ma con difficoltà di lettura, in un libro i “segreti” per aiutarli

 La Stampa, 20.6.2008

ROMA
Compiti per le vacanze un vero tormento per il 5% dei bambini italiani con difficoltà di lettura. «Non si tratta di alunni pigri o svogliati, ma di bimbi che faticano più degli altri con le parole scritte, e presentano difficoltà di lettura o scrittura, che rischiano di trasformare i compiti estivi in un incubo». Lo spiega Anna Judica, docente a contratto presso l’Università La Sapienza e logopedista nella Fondazione Santa Lucia di Roma, che insieme agli esperti del Centro ricerche di neuropsicologia della Santa Lucia ha realizzato un libro pensato proprio per i bambini con problemi di lettura e scrittura, «che spesso incontrano notevoli difficoltà anche nel fare i compiti delle vacanze».

imbi che, dopo mesi, continuano a leggere lentamente, fanno tanti errori, si stancano subito e non seguono le tappe dell’apprendimento. «A presentare più spesso questi problemi sono i maschi, con un rapporto di 3-4 a 1. E se le “spie” di una difficoltà con le parole si possono presentare già in prima elementare, è l’anno successivo quello più critico - dice la logopedista - In caso di difficoltà persistenti è bene cercare di aiutare questi piccoli alunni a colmare al più presto il gap con i compagni, prima che questo comprometta una futura passione per la lettura».

In “Un mare di parole” (Edizioni Erickson), i ricercatori suggeriscono compiti accessibili, esercizi utili e strumenti per non trasformare in un tormento i compiti durante le vacanze estive. Prima regola per i genitori «non pensare che i bimbi siano distratti svogliati, ma solo che abbiano bisogno di aiuto», prosegue la Judica. «Leggere a voce alta sin da piccolissimi, mettendo in mano ai bimbi libri colorati e divertenti è sicuramente utile per aiutarli ad amare la parola scritta», conclude la specialista.