Esami Protestano i genitori degli studenti rimandati:
 «Diteci gli altri voti»

In pensione 900 prof, giallo sulle nomine.

«Scaduti 8 mila supplenti, a settembre chi verificherà i debiti?»
Ancora senza preside il liceo scientifico Severi
Oggi la terza prova di maturità: sui risultati del tema la minaccia dei ricorsi

Il Corriere della Sera, 24.6.2008

Sarà un' estate calda per la scuola milanese. Oggi parte la terza prova della maturità, ma già si pensa al prossimo anno scolastico e ai suoi mille problemi. Il più urgente: sono circa novecento, tra Milano e Provincia, gli insegnanti che il primo di settembre andranno in pensione. Tra questi, quasi un centinaio di presidi. «Ma nessuno - denuncia Attilio Paparazzo, dei lavoratori della conoscenza Cgil - sa ancora come e quando saranno sostituiti». Stesso rebus sulle immissioni in ruolo e sulle supplenze. «Ma così - dicono i professori - si precarizza l' istruzione milanese».

Poco più di due mesi per risolvere «qualche» problema: ci sono novecento docenti-pensionati da sostituire (forse); decine di madri che chiedono di conoscere i voti dei figli (quelli con il giudizio sospeso); le prime lamentele sul caro-libri e sui tagli all' organico; 8 mila precari da nominare (ma quando ancora non si sa); il caos dei corsi di recupero e degli esami a settembre. L' elenco è lungo. E non rimandabile all' autunno. Nemmeno a Milano. È l' estate calda della scuola. Il calendario: oggi terza prova di maturità, da mercoledì i primi orali. E già c' è chi parla di ricorsi per gli errori contenuti nelle tracce d' esame. «Noi abbiamo tenuto conto del fatto che i ragazzi possano essere stati fuorviati - dice Michele D' Elia, preside al Vittorio Veneto e commissario al De Amicis -, ma sugli strafalcioni di ortografia e grammatica non ci può essere indulgenza». Un' altra pioggia di ricorsi è prevista a settembre, dopo gli esami di recupero. «I corsi non sono stati fatti per tutte le materie», spiega furiosa una mamma dello scientifico Einstein. C' è anche chi si lamenta per non aver potuto controllare i voti dei figli. Come Laura M., una mamma del classico Carducci: «Giusto rimandare, ma il risultato è stato un tabellone in gran parte bianco. A noi sono stati comunicate solo le insufficienze. Mio figlio passerà tutta l' estate domandandosi cosa avrà preso». Non sono solo i genitori a protestare. «Tutta la situazione è critica», conferma Attilio Paparazzo, segretario milanese della Cgil scuola. Primo: gli organici. Sebbene Milano non sia stata troppo colpita dai tagli della Finanziaria (-86 posti in organico di diritto in tutta la Lombardia), rimane il nodo dell' insegnamento dell' educazione fisica (addio alle squadre divise per sesso) e, soprattutto, delle sostituzioni. Solo in città e Provincia sono 900 i docenti che il primo settembre andranno in pensione. Tra questi, quasi un centinaio di presidi. «Non si può andare avanti con i "reggenti" - denuncia il sindacalista -: così si precarizza la scuola. E si moltiplicano i disagi per l' inizio del prossimo anno». Il caso più critico è quello dello scientifico Severi, dal prossimo settembre accorpato al professionale Correnti: «Il dirigente del Correnti è andato in pensione, quello del Severi è stato trasferito - dice il professor Tiziano Tussi -: è un altro colpo al nostro liceo». Centinaia di cattedre vacanti. E nessuna notizia sulle nomine in ruolo o sugli incarichi annuali. «A oggi - annuncia Lucia Iorio dell' associazione precari milanesi - non sappiamo nulla». L' emergenza: «Con quali professori si terranno le verifiche di settembre se a circa 8 mila supplenti è già scaduto il contratto?». Altri problemi: il caro-libri (previsti aumenti del 6-7 per cento), la distribuzione dei piccoli immigrati nelle scuole e, infine, la sicurezza. Sul tema, la Cgil sta preparando un incontro con il provveditore e il Comune: «Dobbiamo fermare il sovraffollamento nelle classi».