Permesso fumare.

Stefano Borgarelli, 22.6.2008.

Sul sito di youreporter.it il video dura un minuto esatto. Le inquadrature oblique traballano un po’, ma lo zoom fa vedere un anziano professore in camice bianco, seduto, che ascolta una giovane donna di spalle. Dietro di lui una lunga lavagna, davanti agli occhiali la nube di fumo della sigaretta da cui aspira continuamente. Sotto il video, un messaggio di Maya, ventott’anni con marito, prole, lavoro e sofferente d’asma: “Ho gia provato 3 volte a passare gli esame di farmacologia di professor Beretta a veterinaria dell'università statale a Milano ma sempre mi ritrovo davanti a questo problema. Ho provato a chiedere al professore di non fumare ma mi risposto che se io sto male devo andare a casa a prendere le medicine.”

Se il veterinario fumi perché la giovane è un’immigrata sgrammaticata, o lo faccia sempre e comunque, con chiunque, non si sa. Su Repubblica-Tv le righe accanto al video sono quattro, sul Corriere zero (nella homepage la news è in fondo, ma proprio in fondo). Sulla Stampa la notizia non c’è. Vuoi mettere, se a fumare fosse stato un prof di ginnastica un po’ svanito. Un compagnone appena un po’ più cresciuto dei pischelli di turno su YouTube. Un compagno proletario della scuola allo sfascio e allo sbando. Un collega, insomma?