LA SCHEDA. Il caso Montale non è il primo. Lo
scorso anno fu la volta di Dante
Temi, tra errori e "incomprensioni" la Repubblica 18.6.2008 ROMA - La poesia: "Ripenso il tuo sorriso ed è per me acqua limpida". La consegna: commentate il "ruolo salvifico e consolatorio svolto dalla figura femminile". Poi viene fuori che Eugenio Montale, genio assoluto del '900, aveva dedicato quella poesia a un uomo.
E non è la prima volta che i testi forniti dal
ministero dell'Istruzione per gli esami di maturità contengono degli
"sbagli", a volte "errori tecnici", a volte "problemi di
interpretazione", ma anche vere e proprie disattenzioni.
Ma di errore nelle prove di maturità si è
parlato anche altre volte, come nel 1987, quando ci fu un "disguido
tecnico" per la prova dell'Istituto d'arte: l'errore nel testo
consisteva nell'aver attribuito a Simone Martini "L'allegoria del
buono e del cattivo governo" che i ragazzi dovevano commentare,
quando invece si tratta di un'opera di Ambrogio Lorenzetti.
Un altro errore, infine, risale al 1993, per
la prova dedicata agli studenti in lingua slovena: temi furono
tradotti in un linguaggio incomprensibile ed errato. Alcuni esempi:
"diritti inviolabili" diventarono "diritti violati"; "paventarsi" fu
cambiato in "spaventarsi. |