voci dal web Errori anche nella prova di inglese. La traccia era quella consegnata agli studenti dell'Istituto turistico Simone Bertelegni e Alessandro Sala Il Corriere della Sera, 19.6.2008
MILANO - Dopo il pasticciaccio brutto dello
svarione sulla poesia di Montale, presentata come ispirata a una
donna, ma in realtà dedicata a un uomo, il refuso torna a essere
protagonista degli esami di maturità. Agli studenti degli istituti
tecnici per il turismo è stata infatti consegnata una traccia piena
di errori. Un testo che gli esperti del ministero hanno
probabilmente tratto da un sito (clicca
per vedere) che si occupa di turismo e dove una giornalista
yemenita ha intervistato i titolari di una struttura alberghiera in
Namibia: un esempio di architettura coloniale tedesca, come tedesca
è la lingua dei titolari, Tinkie e Johan Cornelissen. La differenza
di nazionalità dei protagonisti della chiacchierata e l'uso
dell'inglese come lingua veicolare ha dato origine ad un testo pieno
di strafalcioni.
LA SEGNALAZIONE
- Se ne sono accorti in molti tra gli insegnanti e se ne è accorta
anche la professoressa Jean Woodhouse, esperta madrelingua inglese
con una ventina d'anni di esperienza di insegnamento nelle scuole
italiane - che è stata tra l'altro insegnante privata di Piersilvio
e Marina Berlusconi -, che ha pensato bene di correggere la traccia
del ministero proprio come avrebbe fatto con il compito di uno
qualunque dei suoi studenti. E dando anche il voto che il
funzionario autore dell'errore - la persona che ha copiato il pezzo
dal web e lo ha trasformato in traccia d'esame senza fare le
opportune verifiche - si meriterebbe: «gravemente insufficiente». O,
come si sarebbe detto una volta: «4». Del resto, le cancellature e i
cambiamenti che l'insegnante ha apportato sono stati parecchi («e
nella fretta mi sono limitata ai più evidenti e grossolani» -
precisa) e a prima vista potrebbe sembrare più il testo elaborato
dall'ultimo della classe che non un documento ufficiale diramato da
Viale Trastevere.
VERBI SBAGLIATI
- La traccia (clicca
per vederla) contiene diverse imprecisioni, come il mancato
utilizzo del genitivo sassone o errori nell'utilizzo dei verbi (ad
esempio un «have» al posto di un «has»). Ma, secondo la
professoressa Woodhouse, al di là degli errori grammaticali,
comunque parecchi, è l'intero testo che dovrebbe essere preso e
buttato nel cestino. |