Sulla prima traccia dell’esame di stato: dal blog di Romano Luperini 21.6.2008. Nella traccia che chiedeva di commentare una poesia montaliana degli Ossi di seppia, “Ripenso il tuo sorriso”, l’errore più clamoroso non riguarda forse lo scambio fra un uomo e una donna (anche se il vocativo, “o lontano”, era di per sé chiarissimo nell’indurre a identificare un dedicatario maschile, anche a prescindere dalla informazione filologica che lo ha individuato in un ballerino russo), ma: 1. le imbarazzanti lacune culturali di chi ha formulato la sciagurata proposta ministeriale; 2. Il metodo di analisi del testo in essa implicito. Le lacune, o meglio le disinformazioni, più gravi sono due. Anzitutto si presuppone “un ruolo salvifico della donna” che negli Ossi di seppia non c’è mai, dato che si manifesta solo nelle Occasioni in connessione con il tema della donna-angelo e della poetica neostilnovistica che Montale fa propria negli anni trenta, dopo l’incontro con Irma Brandeis, avvenuto nel 1933, quindi dieci anni dopo questa poesia (scritta nel 1923). In secondo luogo si afferma che ci sarebbe una influenza iniziale dell’ermetismo poi superata, dunque una influenza che riguarda la prima opera di Montale, appunto Ossi di seppia. Ora si dà il caso che l’ermetismo nasca a Firenze negli anni 1934-36, quando gli Ossi di seppia erano in libreria da una decina d’anni. Come è possibile che qualcosa che è nato dopo possa influenzare qualcosa che lo precede? Misteri burocratici.
Ma il peggio è ancora
un altro. Quale metodo di analisi e di lettura la proposta
ministeriale suggerisce? Non di partire dalla concretezza testuale
(dove non c’è traccia di donne,e tanto meno di donne salvifiche, né
di ermetismo), ma dalle informazioni “bignamesche” di cui il
candidato dovrebbe essere in possesso e nelle quali si affastellano
confusamente,senza le dovute distinzioni, il tema della donna-angelo
e l’influenza dell’ ermetismo, cosicché un uomo DEVE diventare una
donna, e l’impressionismo simbolico degli Ossi di seppia può essere
confuso con la tensione astratta e sublimante delle Occasioni.
Insomma lo studente è invitato non a rispettare il testo, ma a
forzarlo e a fraintenderlo sulla base di preesistenti pregiudizi
prodotti da una informazione fasulla e approssimativa. Ne conseguono
metodo dogmatico nella analisi del testo e più in generale nella
impostazione dei problemi, nozionismo spicciolo, ciarpame culturale.
Proprio l’incontrario di ciò che si dovrebbe insegnare a scuola. |