Ai precari prima il bastone
poi la carota.

Pippo Frisone, ScuolaOggi 30.6.2008

Il primo a deludere i quasi duecentomila precari docenti e ata era stato il governo Prodi.

Dovevano essere nel 2008/09 50mila le assunzioni per i docenti e 10mila per il personale ata ma quei numeri era già stati messi in discussione dall’ex Ministro del Tesoro Padoa Schioppa.

Il Governo Berlusconi , dopo la bastonata di 100mila posti in meno, regala ai precari la carota di 25mila assunzioni, qualcosina in più delle cessazioni ma molto di meno rispetto ai posti vacanti, appena il 48,5%.

A Milano quest’ anno le assunzioni non arriveranno nemmeno a 1.500 posti!

Alle assunzioni dei docenti si devono aggiungere 7mila posti per il personale ATA, una goccia in un mare di precariato sempre più crescente e con poche speranze. Qui le assunzioni sono una vera e propria beffa che non copre nemmeno il 50% del turn-over e nella prospettiva di oltre 43mila posti da tagliare.

Non c’è da stare allegri per niente. Queste del 2008/09 sembrano destinate ad essere le ultime assunzioni da qui al 2012! Poi si vedrà.

Mentre gli ultimi precari-mohicani sciolgono le riserve per stare a pieno titolo nelle tanto agognate graduatorie provinciali, prima permanenti ora ad esaurimento e domani chissà, ecco che ai 400mila precari abilitati, si taglia prima l’erba sotto i piedi, cioè i posti , poi con la scusa che nella scuola ci vogliono liberi professionisti e non impiegati, si butta a mare l’acqua sporca col bambino.

Ma senza precari si sa la scuola non riesce a funzionare.

Un dato è certo: nel 2008/09 i precari aumenteranno e aumenteranno ancor più soprattutto tra gli ATA.

Dal primo luglio al 31 luglio il Ministero ha bandito per questi ultimi un nuovo concorso a soli titoli nelle graduatorie d’istituto. Ci si aspetta un milione di domande in tutta Italia.

Le segreterie delle scuole, già piene di precari, scoppieranno e rimarranno bloccate a valutare fino a Natale.

E’ il cane che si morde la coda. Ma ancora per poco.

Dal 2009 al 212 il duo Tremonti-Gelmini ha pensato bene di tagliare la coda al cane.
Ci riusciranno? Speriamo di no.

Speriamo che l’opposizione politica batta un colpo, che i sindacati , l’associazionismo degli insegnanti, il mondo della cultura e i cittadini facciano sentire la loro voce prima che sia troppo tardi.

Prima che la scuola italiana già depauperata, venga essiccata e stesa al sole come uno stoccafisso!