Maria Luisa Spaziani conferma che quei versi
erano dedicati al ballerino russo Kniaseff
A proporre le tracce è un team di esperti,
il provvedimento viene poi firmato dal ministro
L'ex compagna del poeta:
"Hanno preso un abbaglio".
L'Arcigay: "Interpretazione ridicola, forse si
tratta di una censura maldestra"
Il dubbio: "Gli studenti bocciati potrebbero appellarsi al Tar".
Gelmini:"esame valido"
la
Repubblica 18.6.2008
ROMA - Chissà cosa hanno pensato gli studenti
a cui era stato chiesto di commentare quei versi dedicati a una
figura femminile, una volta scoperta la notizia. Eugenio Montale li
aveva scritti per un uomo, non per una donna. "Ho dei dubbi sul
fatto che Eugenio parlasse di una donna - conferma Maria Luisa
Spaziani, per anni compagna del poeta e animatrice di un premio a
lui dedicato - credo che il Ministero abbia preso un abbaglio". E'
un team di esperti, coordinati poi da un dirigente del ministero,
che sottopone una rosa di tracce al ministro dell'Istruzione (nel
caso specifico si parla ancora di Fioroni), che a sua volta firma la
decisione, anche se in realtà la scelta viene spesso delegata ai
suoi tecnici. E l'errore non è l'unico. Nel tema sullo straniero
viene sbagliata una didascalia.
L'ex compagna.
Spaziani, anche lei poetessa, sorride quando
le viene letta la traccia: "Il ruolo salvifico e consolatorio viene
svolto da una figura femminile". E commenta: "Per me il ministero se
l'è proprio inventata. Ho la netta impressione che ricordasse delle
conoscenze maschili fatte durante l'adolescenza, a teatro, un
ballerino o un compagno di scuola". E infatti è così. Quei versi
sono dedicati a "K", al secolo il ballerino russo Boris Kniaseff. La
poetessa si dice comunque contenta per la scelta della poesia:
"Finalmente è stata scelta una lirica che non appartiene agli ultimi
tre volumi di Montale".
L'iter delle tracce.
A formulare le possibili tracce è una squadra di esperti nelle varie
discipline, circa 800, considerando i diversi indirizzi di studio.
La supervisione è affidata da qualche decennio a un'ispettrice del
ministero, Katia Petruzzi. La scelta finale spetta poi al ministro,
che firma il provvedimento, anche se nella prassi delega la
decisione finale ai suoi collaboratori. "Un errore gravissimo che
grida vendetta, gli esperti meriterebbero di essere 'bocciati''". Lo
dichiara Luigi Camilloni, presidente dell'Osservatorio Sociale -
l'augurio è che il ministero rifletta su quanto accaduto e corra ai
ripari".
Reazioni del mondo arcobaleno.
Per l'Aricigay, quella del ministero è stata un'interpretazione
ridicola. "Eugenio Montale non era omosessuale - dice Aurelio
Mancuso - Si voleva forse tentare una maldestra censura per non
incorrere in alcun dubbio 'morale', visto che quei versi scritti da
un uomo parlano di un altro uomo?". Mentre Franco Grillini,
componente della Costituente socialista e presidente gaynet,
afferma: "non abbiamo un ministero della pubblica istruzione, ma
della pubblica ignoranza".
"I bocciati potrebbero fare
ricorso". E qualcuno già si chiede
se da questo errore potrebbero nascere delle cause legali, portate
avanti da studenti bocciati. "Il ministero dell'Istruzione dovrebbe
dare disposizioni a tutte le commissioni di considerare come un
compito di fantasia - consiglia l'avvocato Isetta Barsanti Mauceri -
il ricorso dello dovrebbe essere presentato al Tar, impugnando il
giudizio negativo, che però dovrebbe riguardare soltanto il compito
scritto di italiano". Smentisce Mariastella Gelmini: "l'esame è
valido. Saranno individuate le responsabilità".
Il bis.
In serata un sito si studenti, Universinet.it, avverte che esiste un
secondo errore (minore), questa volta nella traccia sullo straniero.
"La statua di marmo ritratta nella foto è effettivamente romana, ed
è stata effettivamente realizzata nel i secolo a.C. - scrive il sito
- ma gli autori del compito dimenticano di dire, che questa scultura
"è solo una copia romana di un originale (probabilmente di bronzo)
che risale al terzo secolo avanti cristo, che fu realizzato in
un'antica città dell'asia minore e che celebrava un sovrano
ellenistico".