Decreto 112:
i tagli ora sono 130mila in tutto.

di R.P. La Tecnica della Scuola, 30.6.2008.

La relazione tecnica allegata al decreto legge 112 fornisce finalmente dati certi per conoscere le dimensioni della manovra di razionalizzazione del sistema scolastico. I tagli previsti dal decreto assorbono quelli già previsti dalle finanziarie precedenti.

Finalmente, con la pubblicazione del testo della relazione tecnica che illustra la manovra finanziaria decisa dal Governo con il decreto legge 112, esiste ora una base ufficiale per conoscere con maggiore precisione le dimensioni dei tagli finalizzati alla razionalizzazione del sistema scolastico.

Dalla relazione tecnica abbiamo estrapolato questa tabella che fa un po’ di chiarezza:

 

 

2008/
2009

2009/
2010

2010/
2011

2011/
2012

2012/
2013

Stima alunni

7.768.506

7.768.506

7.768.506

7.768.506

7.768.506

Docenti

868.542

826.437

800.877

781.201

 

Rapporto

8,94

9,40

9,70

9,94

 

Riduzioni annuali

 

42.105

25.560

19.676

 

Riduzioni già previste da norme precedenti

 

10.000

10.000

 

 

Nuove riduzioni

 

32.105

15.560

19.676

 

 

Complessivamente il decreto prevede dunque una riduzione di 87.341 cattedre che ne assorbono però 20.000 da tagliare per effetto della finanziaria del 2007.

La tabella chiarisce dunque che i tagli del decreto 112 non si sommano a quelli delle finanziarie precedenti, ma li assorbono.

Per quanto riguarda il personale ATA la relazione assume come dato di partenza un organico, depurato degli effetti della legge finanziaria per il 2008, pari a 250mila unità; di conseguenza il taglio del 17% previsto dal decreto corrisponde a 42.500 posti.

A questo punto la manovra dovrebbe corrispondere ad un taglio complessivo di 129.841 posti che potrebbe però variare ancora leggermente in relazione al numero degli alunni accertati dal 2009 in poi.

Nei conteggi del Ministero dell’Economia si assume infatti che il numero degli alunni resti invariato nel corso degli anni, ma ovviamente così non sarà.

Se il numero aumenterà i tagli diminuiranno, al contrario se gli alunni dovessero diminuire il decremento di cattedre e posti potrebbe essere ancora più consistente.