Il progetto varato dal governo: comunicazioni continue anche sulle assenze
Reazioni positive, anche se c'è chi parla del rischio di creare un "Grande Prof"

Londra manda i voti sul web.
"Dal 2010 pagelle on line".

Enrico Franceschini, la Repubblica del 9/1/2008

 

LONDRA - Era uno dei momenti cruciali della vita scolastica, una specie di rituale giorno del giudizio che si ripeteva due o tre volte l'anno: l'arrivo della pagella, alla fine di ogni trimestre o quadrimestre, con i voti attesi ansiosamente da genitori e studenti. Sarò stato bocciato? Promosso? E se sì, con quali voti? E riuscirò, nel prossimo trimestre, a rimediare quella maledetta insufficenza in matematica? E, soprattutto, riuscirò a escogitare un modo per tenerla nascosta a papà e mamma, in modo che il sospirato motorino me lo comprino lo stesso?
Be', niente di tutto questo resterà nel futuro prossimo degli alunni e allievi britannici. Dal 2010, infatti, il ministero dell'Istruzione introdurrà la "pagella on line", un programma di comunicazione continua tra insegnanti e famiglie, con aggiornamenti sull'andamento degli studenti che verranno inviati, via email e con un sito Internet su cui collegarsi, ogni mese, ogni settimana e perfino ogni giorno, fornendo informazioni e giudizi sul profitto accademico degli scolari, sul loro comportamento in classe, sui compiti assegnati per casa, sui risultati di esami e compiti in classe oltre che delle interrogazioni, sulle assenza, giustificare o meno.

"Gli aggiornamenti in tempo reale garantiranno ai genitori la possibilità di tenere sotto controllo i successi, i progressi, la frequenza, la maturità nonché le esigenze particolari dei loro figli a scuola, ogni volta che lo desiderano e in modo sicuro", afferma il sottosegretario all'Istruzione Jim Knight.

Il progetto diventerà operativo nelle scuole medie superiori ed inferiori nel 2010, nelle elementari dal 2012. Le comunicazioni avverranno tramite email e all'occorrenza anche tramite sms telefonici. Iniziative speciali sono previste per le famiglie a più basso reddito, per assicurarsi che tutti possano disporre di un computer e di un allacciamento a Internet, o perlomeno della possibilità di consultare regolarmente il web, in maniera che nessuno sia escluso dalla possibilità di ricevere la "pagella on line". La Gran Bretagna è comunque uno dei paesi d'Europa con il maggior numero di abbonamenti a Internet in banda larga e si calcola che entro pochi anni la stragrande maggioranza della popolazione comunicherà, pagherà le bollette e per l'appunto leggerà la pagella dei figli collegandosi alla rete.

L'iniziativa, che riceverà un finanziamento pari ad oltre 40 milioni di euro, genera però anche qualche timore: "Occorre cautela quando si inseriscono dati personali e informazioni private su Internet", commenta Margaret Morissey dell'Associazione Nazionale Genitori-Insegnanti. Qualcuno parla già di un "Grande Prof", versione scolastica del Grande Fratello orwelliano, un computer che sa tutto di ogni studente, vede tutto, controlla tutto. E il computer non saprà tutto solo degli studenti ma molto, o almeno qualcosa, anche dei loro genitori, immagazzinando dati sul numero di volte che essi si collegano al sistema, così scoprendo chi si interessa di più e chi si disinteressa della vita dei figli: un modo anche quello, spiegano al ministero dell'Istruzione, per individuare situazioni di difficoltà accademica e cercare di intervenire prima che sia troppo tardi.
Infine c'è chi teme che i rapporti fra genitori e insegnanti avverranno solo per computer, e finirà per mancare il contatto diretto: se la pagella arriva tutti i giorni on line, chi vorrà andare al ricevimento dei professori?

Eppure il governo laburista di Gordon Brown ritiene che si tratti di una mossa giusta. Da padre di un ragazzo che va a scuola in Inghilterra, in una scuola sperimentale che già distribuisce "pagelle via Internet" e usa moltissimo il computer, mi sentirei di testimoniare che i succitati rischi non esistono o sono evitabili. I genitori imparano molto di più sulla vita scolastica dei figli, e quando vanno a incontrare gli insegnanti di persona non ricevono sorprese: ma ci vanno lo stesso. Gli unici a rimetterci, tutto sommato, sono gli studenti: raccontare balle a casa, nascondere un brutto voto o un "fughino" da scuola, con la pagella digitale, è molto più difficile.