La scuola deve riscoprire l’evoluzione.

da Tuttoscuola, 27 gennaio 2008

 

L’Accademia dei Lincei rilancia la teoria dell’evoluzione, dedicandovi un documento nel quale ribadisce la validità delle intuizioni darwiniane, suffragate oggi da "una quantità gigantesca di osservazioni scientifiche, di reperti fossili, di risultati sperimentali e di considerazioni teoriche".
Il documento, approvato all’unanimità dall’Accademia dopo un lungo e impegnativo lavoro di studiosi di varie discipline, ha lo scopo di fornire all’opinione pubblica la conferma aggiornata di quella teoria, ma, nel ricordare le conoscenze accumulate dalla ricerca scientifica sui processi evolutivi degli organismi viventi, vuole anche offrire al sistema scolastico l’occasione per approfondire e consolidare quelle conoscenze, evitando il rischio che teorie pseudoscientifiche, come sta succedendo negli Stati Uniti, possano generare confusioni e fare presa, per colpa dei non esperti, sull’educazione dei giovani.

A proposito... Come sta in Italia la teoria dell’evoluzione che quattro anni fa aveva messo in difficoltà il ministro Moratti per quella che era stata considerata una grave omissione nelle nuove Indicazioni per la scuola secondaria di I grado?

Dopo aver affidato ad una commissione di studio di altissimo livello (premi Nobel) il compito di rimediare a quella dimenticanza, Moratti un anno dopo corresse i "programmi" di scienze, aggiungendo tra gli obiettivi quello di "Interazioni reciproche tra geosfera e biosfera, loro coevoluzione. Darwin".

Poi sono venute le nuove Indicazioni per il curricolo, volute dal ministro Fioroni, che hanno ereditato il problema più o meno risolto. Ma cosa dicono di più (o di meno)?
Si parla soltanto di "coevoluzione tra specie". Niente di più.

Per i detrattori della Moratti può andare così, ma forse per l’Accademia dei Lincei no.