Fioroni e i ben pensanti.
da
ReteScuole
del 10/1/2008
Nuovo colpo di scena a proposito delle
iscrizioni alle scuole dell'infanzia del Comune di Milano:
"Il direttore scolastico regionale per la Lombardia Anna Maria
Dominici, d'intesa con il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe
Fioroni, ha diffidato il Comune di Milano al ripristino, entro 10
giorni, del rispetto delle norme relative all'iscrizione alle scuole
dell'infanzia dei bambini extracomunitari privi di permesso di
soggiorno."
Se ne sono resi conto solamente oggi di quello che sta accadendo ormai
da un anno a Milano.
Ecco un confronto rapido tra la circolare del Comune di Milano
relativa alle iscrizioni 2007/2008 e quella relativa alle iscrizioni
2008/2009.
Circolare n. 34 del 12 dicembre 2006
Iscrizioni alle scuole dell'infanzia
Anno Educativo 2007/2008
Sono accettate con riserva le domande di iscrizione:
delle bambine/i non cittadini italiani i cui nuclei famigliari sono in
attesa di rinnovo del permesso di soggiorno. Alle famiglie viene
regolarmente fissato il colloquio a alle bambine/i è attribuito il
relativo punteggio. Le bambine/i vengono regolarmente inseriti nelle
graduatorie e vengono accolti, qualora aventi diritto, fatto salvo
eventuale esito negativo della richiesta di rinnovo.
delle bambine/i appartenenti a famiglie che abbiano figli frequentanti
Nidi e Scuole dell'Infanzia e che risultano morose per rette e quote
di refezione scolastica. la riserva sarà sciolta solo dopo il
pagamento di quanto dovuto.
Circolare n. 20 del 17 dicembre
2007
Iscrizioni alle scuole dell'infanzia
Anno Educativo 2008/2009
Presentazione della domanda di Iscrizione
Le famiglie prive di regolare permesso di soggiorno avranno la
possibilità di iscriversi, purché ottengano il permesso di soggiorno
entro la data del 29 febbraio 2008. La mancata presentazione del
permesso di soggiorno entro tale data non consentirà la
formalizzazione della domanda di iscrizione.
Sono accettate con riserva le domande di iscrizione:
dei bambini appartenenti a famiglie che abbiano figli frequentanti
Nidi e Scuole
dell’Infanzia e che risultino non aver versato le rette o quote di
refezione scolastica. La riserva sarà sciolta solo dopo il pagamento
di quanto dovuto.
Notate qualche differenza? Nessuna.
Fioroni comunque non è solo, ma è accompagnato
da una schiera di
ben pensanti che anche loro un anno fa non si sa bene dove
fossero.
Detto ciò, mi domando: come mai solo adesso sta accadendo tutto
questo?
Abbiamo già assistito a un'anteprima dello stesso spettacolo tra i
mesi di maggio e luglio dello scorso anno, quando
Fioroni si è apparentemente scontrato con Formigoni sulla
legge di Istruzione e Formazione Professionale della Regione
Lombardia, e
i Consiglieri Regionali del PD chiesero al Ministro di essere
accomodante "per agevolare una coerente e condivisa
definizione della nuova legge regionale". Tutta una gran messa in
scena compreso il successivo
ricorso alla Corte Costituzionale.
Il risultato qual è stato? L'obbligo di istruzione si assolve anche
nei centri di formazione professionale. Il Ministrò non è contrario a
questo, ma vuole solo impedire alle Regioni di decidere in quali enti
si assolve l'obbligo, perché vuole deciderlo lui.
Cosa abbia in questo momento in mente Fioroni è difficile dirlo.
Se le scuole materne del Comune di Milano non saranno più paritarie,
allora l'assessore Moioli non potrà che essere felice, visto che da
tempo non vede l'ora di trasformarle in un servizio a pagamento così
come accade per gli
asili nido: tutto a carico dei genitori e forte riduzione
delle spese per il Comune.
Le scuole comunali entreranno in concorrenza con le scuole private.
Visto che in città le scuole statali sono pochissime i genitori non
potranno che rivolgersi alle scuole comunali o private pagando in ogni
caso rette consistenti.
Il problema è sempre lo stesso, se la scuola materna non diventerà
scuola dell'obbligo lo Stato si guarderà bene dall'essere presente su
tutto il territorio con sue scuole e affiderà dove è assente
l'erogazione del servizio alle scuole private. Ecco ancora una volta
il sogno di Fioroni: il sistema misto pubblico - privato.
Se la scuola materna fosse scuola dell'obbligo e le scuole materne
fossero tutte statali, allora non ci sarebbero problemi. Siamo però in
questo momento lontani anni luce da una soluzione di questo tipo, anzi
la tendenza è esattamente opposta.
In ogni caso staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni.
Milano, 9 gennaio 2008
Mario Piemontese