Educazione fisica, l'ultima botta.

di Carlo Orecchioni La Tecnica della Scuola dell'11.2.2008.

 


L'educazione fisica nelle scuole superiori, viene insegnata per squadre distinte per sesso per effetto della Legge 58/1988 che introduceva l'obbligatorietà della disciplina nelle scuole.

Il principio dell'insegnamento per squadre distinte per sesso veniva ribadito nel T.U. 297/1994 all'art. 302. Nelle scuole superiori, la circolare ministeriale n. 68/94 introduceva la possibilità di effettuare l'insegnamento per classi, anziché per squadre miste: ciascun consiglio d’istituto, sentito il parere del Collegio, acquisito il consenso dei genitori degli alunni, avendo in dotazione spogliatoi distinti poteva deliberare in merito, allegando le relative dichiarazioni. Tale circolare veniva ripresa anche nell'anno scolastico successivo... e siamo al 95/1996. Interviene, a tal punto, la Legge 662/1996 (Legge finanziaria) che stabiliva che l'insegnamento dell'educazione fisica si impartisce per classi e non per squadre distinte per sesso, sempre, però, su deliberazione dei singoli Consigli d’Istituto.

Tali deliberazioni possono essere adottate sentito il parere del Collegio dei docenti, le proposte formulate dai docenti di educazione fisica previa valutazione delle attitudini e delle esigenze degli alunni; (molte scuole, hanno deliberato l'insegnamento per classi senza effettuare le dovute delibere, ma il Ministero ha approfittato per intascare il taglio volontario delle cattedre che molte istituzioni scolastiche si sono applicate spontaneamente, guadagnando comodità per la formulazione dell'orario, ovvero per la comodità di qualche insegnante che vedeva diminuire, così, la propria cattedra a 9 classi anziché le 12/13 classi della cattedra con l'insegnamento per squadre.

Oggi,un decreto interministeriale, impone alle singole istituzioni scolastiche, che l'insegnamento dell'educazione fisica verrà impartito, dal prossimo a.s. 2008/2009 per classi intere e non più distinte per sesso. Credo che si sia voluto dare l'ultimo colpo alla materia educazione fisica, proprio lì dove l'insegnamento era rimasto per squadre distinte (nelle quali il livello motorio e tecnico sportivo degli alunni è rimasto sicuramente superiore). Ma soprattutto bisogna approfondire la fondatezza di legittimità sull’imposizione dal decreto interministeriale in quanto non è stata annullata la Legge che impone l'insegnamento distinto per sesso, né quella parte in cui la L. 662/1996 richiedeva come indispensabili le delibere delle singole istituzioni scolastiche.

Carlo Orecchioni
docente di educazione fisica presso il Liceo Scientifico di Lanciano (CH)