Educazione fisica nelle Superiori
Tagli veri e tagli finti.
di Pippo Frisone, da
ScuolaOggi del
16.2.2008
Abbiamo letto sulla stampa nazionale le fondate
preoccupazioni di tanti colleghi di educazione fisica per i tagli che
deriverebbero dalle nuove disposizioni impartite dal Ministro Fioroni
con la C.M .19 del 1.2.08 sulla formazione delle cattedre basate
sull’insegnamento della disciplina non più per squadre distinte per
sesso bensì alla classe intera. A dire il vero già nella finanziaria
del 97 ( L.662/96 comma 76) era stata prevista l’abrogazione del comma
2 dell’art.302 del T.U.n.297/94 che recepiva le vecchie diposizioni
della L.88 del 7.2.58 sull’insegnamento dell’E.F. per squadre distinte
per sesso nelle medie e nelle superiori.
I Collegi e i Consigli d’istituto degli istituti superiori, a partire
dal 97, hanno deliberato in buona parte un passaggio graduale di tale
insegnamento dalle squadre alla classe intera.
Ciò è avvenuto nella provincia di Milano a partire dagli istituti
professionali e dagli istituti tecnici.
Dopo dieci anni di passaggi dalle squadre alle classi, la situazione
nel 2007/08 risulta essere la seguente:
--Squadre di educazione fisica maschile 974, comprese le sperimentali
--Squadre di educazione fisica femminile 917,comprese le sperimentali
--Classi di Educazione Fisica 3.977, comprese le sperimentali
--Cattedre di Ed.Fisica 07/08 in organico di diritto 575
A ben vedere, oggi risulta maggioritario l’insegnamento dell’E.F.alla
classe e residuale l’insegnamento alle squadre che tuttavia resistono
ancora in modo diffuso soprattutto nei Licei.
Dicevamo all’inizio che le preoccupazioni dei docenti di E.F. che
insegnano nei Licei sono più che fondate. Il passaggio della
formazione delle cattedre dalle squadre alle Classi quasi sempre in
tutte le situazioni determina la perdita di ore se non addirittura di
qualche cattedra.
Facendo un calcolo in ambito provinciale e proiettando la formazione
delle cattedre sul totale complessivo delle 5.770 classi in organico
07/08,otteniamo 641 cattedre. Con la situazione attuale, comprensiva
di classi e squadre , si ottiene un totale di 651 cattedre e quindi
una perdita di circa 10 posti.
Naturalmente tali calcoli sono virtuali perché non tengono conto degli
spezzoni orario e della loro abbinabilità in cattedre orario esterne
ma soprattutto non hanno tenuto conto dei tagli imposti nel 2007/08
che hanno colpito soprattutto le cattedre esterne per oltre 350 unità
complessive,comprendendo anche le altre discipline, non solo E.F.
Tant’è che le cattedre di E.F.in organico di diritto 07/08 sono
risultate 575.
Ci sono stati poi i passaggi di ruolo e le nuove assunzioni a T.I. e
alla fine sono rimasti circa 5 posti vacanti.
La situazione non è drammatica per diversi motivi:
a) risulterebbe antieconomico e fonte di spreco
mandare in esubero i docenti di E.F. Ciò vorrà dire che da una tale
operazione non potrà determinarsi un soprannumero a livello
provinciale. Sarà cura dell’USP e dell’USR far sì che ciò non avvenga,
assegnando e distribuendo una dotazione organica per l’a.s.08/09
sufficiente ad evitare l’esubero.Basterà tagliare meno cattedre
esterne di E.F. se necessario.
b) la possibilità di ripristinare comunque
l’insegnamento per squadre distinte per sesso rimane affidata al
Collegio, stante l’organico determinato sulle classi. Ciò vorrà dire
che le squadre dovranno avvicinarsi come consistenza numerica a quella
delle classi.
Rimane su tutta questa vicenda una considerazione di fondo più in
generale.
Mentre da un lato i Ministri della P.I. e Ministri dello Sport dei
diversi governi succedutisi negli ultimi anni, fanno convenzioni col
CONI per incentivare la pratica sportiva e le attività motorie nelle
scuole, dall’altro mettono ripetutamente a rischio la sopravvivenza
stessa dell’Educazione Fisica nel novero delle discipline curricolari.
E’ ancora sotto gli occhi di tutti il balletto avvenuto tra il 2003 e
il 2005con la riforma Moratti, prima nelle medie e poi nelle
superiori, sull’obbligatorietà del curricolo di E.F. e sulla
consistenza delle ore, se un’ora o due ore settimanali.
E poi a corollario di tutte le contraddizioni aperte si fa un gran
parlare di coinvolgere le scuole e i giovani nella pratica sportiva,
nella lotta al bullismo , nella lotta alla droga ecc…..
E’ più che mai necessario, invece, rivalutare e riqualificare ancor
più l’insegnamento dell’Educazione Fisica, soprattutto nelle
superiori, distinguendo e potenziando nel triennio gli spazi assegnati
alla pratica sportiva, aumentando le ore anche quelle facoltative e le
risorse assegnate.
Occorre aprire un dibattito culturale serio su quest’insegnamento,
cogliendo l’occasione della riscrittura delle nuove indicazioni
nazionali e che facciano uscire una volta per tutte la categoria da
una battaglia ,quale è oggi la difesa delle squadre, che vista
dall’esterno può sembrare non solo corporativa ma riduttiva e non più
al passo coi tempi.