Gilda degli insegnanti:
una moratoria per le riforme.
da
Tuttoscuola, 27 febbraio 2008
"E' necessaria una moratoria nelle
cosiddette riforme: non è possibile che ad ogni cambio di Governo la
Scuola italiana venga devastata negli ordinamenti e nei programmi, i
docenti hanno bisogno di un periodo di stabilità".
La richiesta giunge da Rino
Di Meglio, segretario della
Gilda degli insegnanti,
ed è rivolta a tutte le forze politiche che si apprestano a
confrontarsi nella campagna elettorale in vista delle consultazioni
del prossimo mese di aprile.
Di Meglio denuncia la "perfetta continuità tra Governi di opposto
colore politico", uniti in quella
"politica di tagli e disinvestimenti
che sta pericolosamente abbassando le condizioni di lavoro della
docenza". Tuttavia, aggiunge il
segretario del sindacato autonomo, qualcosa è cambiato perché da
qualche tempo "non siamo più
soli ad affermare la necessità, per il bene comune, di una Scuola
seria, con insegnanti qualificati".
E allora occorre secondo la
Gilda che la classe politica
faccia uno sforzo per riconoscere la natura non impiegatizia, ma
professionale del lavoro degli insegnanti, per i quali serve un
contratto separato, ad hoc, diverso da quello delle altre categorie di
lavoratori della scuola. Fondamentale sarebbe, in questa prospettiva,
difendere la libertà di insegnamento e valorizzare il ruolo dei
docenti prevedendo la figura del
"Presidente del Collegio dei docenti",
anche per arginare la deriva aziendalistica della dirigenza
scolastica, che favorisce "la
logica impiegatizia dell'aggiuntivo e della contrattazione d'istituto
con le RSU".
Una presa di posizione assai netta, quella della
Gilda degli insegnanti,
che per molti versi richiama le motivazioni e le parole d'ordine sulle
quali il sindacato fu creato vent'anni fa da
Sandro
Gigliotti.