Il dicastero dell’Istruzione abolisce
il divieto di sdoppiamento delle prime classi:
con un disabile in classe ripristinato il numero massimo di 25 alunni.
Sostegno, dietrofront del Ministero:
ritorna il tetto massimo di alunni.
Nocera: ''Segnale positivo, ma
comunicazione poco trasparente''.
ska da
Il
Redattore Sociale del 12.2.2008
ROMA - “In un'epoca di scarsissime novità per il
miglioramento dei diritti delle persone con disabilità, ci troviamo a
"gioire" per il semplice ripristino di una norma secondaria”: così
Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della Fish (Federazione
Italiana per il Superamento dell’Handicap), commenta la circolare del
Ministero della Pubblica Istruzione che abolisce di fatto il divieto
di sdoppiamento delle prime classi di ogni ordine e grado nel caso vi
siano più di due alunni con disabilità. Il provvedimento, emesso dal
dicastero retto dal ministro Fioroni, è il numero 19 del primo
febbraio scorso e apporta una novità rispetto ad un'altra circolare
(la n° 19/2007) che dodici mesi fa stabiliva che non vi fosse obbligo
di sdoppiamento delle prime classi di ogni ordine e grado nel caso in
cui si superasse di due unità il numero massimo di alunni disabili
previsto dalla legge, e cioè 25 alunni per le classi con un alunno
disabile e 20 per le classi con più alunni disabili (Decreto
ministeriale 141/99). Con il nuovo provvedimento tale divieto è stato
abolito, migliorando dunque – almeno sulla carta – la qualità
dell’integrazione scolastica di scolari e studenti con disabilità.
Dunque, oltre il limite massimo di 25 alunni con uno studente disabile
o di 20 con più di un disabile, scatterà nelle prime classi l'obbligo
dello sdoppiamento. Normativa immutata per tutte le altri classi.
“I maligni insinuano che tale novità sia frutto del clima da campagna
elettorale” – ragiona Nocera – “ma la circolare è stata certamente
scritta ben prima della caduta del governo Prodi, e preferisco dunque
pensare che il dietrofront sia il frutto di un ripensamento del
Ministero a seguito della dura e insistente lotta condotta dalle
associazioni aderenti alla Fish contro la Circolare 19/07”. Quel
provvedimento, infatti – spiega il vicepresidente della Federazione
per il superamento dell’handicap – “andava contro il diritto
costituzionale degli alunni con disabilità ad avere classi più
piccole, in modo da poter essere meglio seguiti, non dal solo
insegnante per il sostegno, ma da tutti i docenti curricolari,
aspetto, questo, fondamentale nella cultura e nella prassi
dell’integrazione”.
Nocera mette in evidenza, però, anche la tecnica assai “raffinata” e
nient’affatto trasparente con la quale il Ministero è tornato sui suoi
passi: non una semplice abrogazione della circolare del 2007 ma un
complesso cambiamento dei termini normativi di difficile
interpretazione anche da parte dei dirigenti scolastici e ancor più
dei genitori. Da qui l’appello: “Occorre informare i genitori degli
alunni con disabilità che a partire dal prossimo mese di settembre
frequenteranno una prima classe delle scuole di ogni ordine e grado
perché facciano presente immediatamente ai dirigenti scolastici questa
novità”. La necessità di fare presto deriva dal fatto che è questo il
periodo in cui vengono formate le classi per il prossimo anno
scolastico e in cui ogni scuola comunica il numero massimo di alunni
agli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali e poi al Ministero.
“Qualora qualche dirigente scolastico non volesse tener conto di
questa importante novità nella formazione delle prime classi – è il
consiglio di Nocera - i genitori inviino immediatamente una diffida
agli stessi, perché rispettino le norme ministeriali, spedendone una
copia all'Ufficio del Ministero che dovrà effettuare il monitoraggio e
i cui estremi sono indicati dalla stessa Circolare 19/08, segnalando
la vicenda anche alla Fish. I contatti email sono gildo.deangelis@istruzione.it
per il Ministero e presidenza@fishonlus.it (all'attenzione di
Salvatore Nocera) per l’associazione.
(ska)