Il no della Lombardia alla sezioni primavera
Il no alle sezioni primavera
mette in crisi Comuni e scuole paritarie.
da
Tuttoscuola, 28 febbraio 2008
Reazioni negative da parte dei Comuni e
dei gestori delle scuola paritarie dopo la mancata intesa in
Conferenza unificata per la prosecuzione della sperimentazione delle
sezioni primavera per bambini tra i 24 e i 36 mesi.
E' stata la Regione Lombardia a dire di no alla prosecuzione della
sperimentazione per un altro anno, richiedendo che tutto ricominci da
capo, con misconoscimento di quanto avvenuto quest'anno e con la
richiesta di riconoscimento del ruolo prioritario delle Regioni in
materia.
Nessun'altra Regione si è unita a quel no, ma, trattandosi di
un'Intesa, bastava anche un solo dissenso per fermare tutto.
Vi è una strana contraddizione nella decisione della regione Lombardia
(spiegabile forse con il clima della campagna elettorale). Pochi
giorni fa, esattamente il 14 febbraio, proprio nella sede della
Conferenza unificata, le Regioni, Lombardia compresa, hanno
sottoscritto con i ministeri l'intesa proposta dal ministero della
famiglia per la conferma del piano per le misure di intervento a
favore della famiglia.
Nel piano approvato il 14 febbraio si dice esplicitamente che, tra
l'altro, viene confermata proprio la prosecuzione per il 2008 della
sperimentazione delle sezioni primavera! E la Lombardia è stata
d'accordo!
Una settimana dopo vi è stata la prima dichiarazione contraria e oggi,
due settimane dopo, il no definitivo alla nuova intesa.
Schizofrenia o sindrome elettorale?