Cercasi professore di sostegno
agli esami di stato.

Gli studenti disabili ne hanno diritto, un diritto dimenticato.
Ecco i consigli degli esperti

 da ItaliaOggi del 5.2.2008

 

In crescita il numero degli studenti disabili che stanno per terminare il ciclo degli studi superiori, preparandosi in questo scorcio di anno scolastico ad affrontare gli esami di stato. Non sempre però le commissioni sono propense ad avvalersi della figura dell'insegnante di sostegno per l'assistenza durante la maturità. Lo scorso anno, infatti, è stato negato in numerose scuole il supporto di personale esperto ai maturandi affetti da disabilità. Episodi che sollevano timori e interrogativi sulla piena fruibilità del diritto all'integrazione dei soggetti in difficoltà. Ecco i consigli, su diritti e chaice, di Lucia Chiappetta Cajola, dell'università di Roma Tre, Andrea Canevaro, dell'Università di Bologna e di Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della Federazione italiana per il superamento dell'handicap.


D. L'insegnante di sostegno alle prove d'esame va nominato?

R. Salvatore Nocera Si tratta di una grave lesione del diritto all'assistenza del candidato il non farlo. Se lo studente ha bisogno del docente di sostegno, anche se ha effettuato le stesse prove degli altri, non gli potrà essere negato.

R. Andrea Canevaro. E' un suo diritto. Ma non nascondo il rischio di una cattiva abitudine all'assistenzialismo. Sarebbe una buona cosa che l'esame avesse due svolgimenti: uno senza l'insegnante di sostegno, l'altro invece, con la sua presenza. E che l'esaminando fosse aiutato a padroneggiare la differenza e a capire come organizzare i sostegni di cui può aver bisogno. E' una proposta un po' provocatoria. Spero se ne capisca lo spirito.

R. Lucia Chiappetta Cajola. La valutazione deve poter avvenire in un contesto costruttivo anche sotto il profilo affettivo-emotivo, che è determinante affinchè l'allievo possa, in un clima positivo, "sentirsi" nelle condizioni ideali per far affiorare le sue conoscenze e competenze.


D. Come possono intervenire le famiglie per tutelare il diritto all'assistenza?

R. Salvatore Nocera. Comunicando al ministero la violazione delle norme di legge.

R. Andrea Canevaro. Dialogando con le dirigenze scolastiche, chiedendo i motivi e facendo in modo che le decisioni siano rispondenti al progetto di vita del proprio figlio. Eviterei il ricorso ai giudici. La buona educazione si realizza con il dialogo e la ricerca delle ragioni altrui.

R. Lucia Chiappetta Cajola. Ciò che conta è la capacità di attivare sinergie tra famiglia e scuola. Nessun intervento, e quindi nessuna decisione, può essere frutto di improvvisazioni. Tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione del processo di integrazione dovrebbero individuare le iniziative più adeguate per garantire compiutamente, in un contesto positivo di attuazione della norma, l'esercizio di tale diritto.


D. Come può intervenire l'insegnante specializzato, senza inficiare l'esito delle prove?

R. Salvatore Nocera. L'assistenza deve essere intesa come aiuto per lo svolgimento delle prove (nella consultazione di vocabolari, nella lettura e/o traduzione del testo in un linguaggio accessibile,ecc) e come assistenza per la comunicazione nel senso più generale.

R. Andrea Canevaro. L'insegnante di sostegno deve coadiuvare il soggetto con disabilità nell'organizzare se stesso e il contesto (ausili, adattamenti logistici e di arredi, organizzazione del tempo). Intervenendo il meno possibile sugli aspetti di contenuto.

R. Lucia Chiappetta Cajola. In assenza di una norma specifica al riguardo, e considerando che gli insegnanti di sostegno possono essere più di uno (in relazione alle differenti aree di insegnamento), sarebbe opportuno che alla prova presenziasse di volta in volta il docente dell'area interessata.


D. L'insegnante specializzato non ha però alcun diritto di valutare gli altri candidati all'esame di stato.

R. Andrea Canevaro Gradisco. Che sia indicata la sua funzione per tutti. L'insegnante specializzato per il sostegno all'integrazione può essere, nella collegialità della valutazione, la componente metodologica che ha presente la pluralità di strategie di apprendimento. E questo può dare garanzie di qualità per tutti.