L'ottavo obbiettivo di Veltroni.

dal discorso programmatico di Veltroni.

 

8.
Ottavo obiettivo, ottava sfida di innovazione: fare della Scuola, dell’Università, della Ricerca un sistema all’altezza delle sfide della società della conoscenza. Mi limito qui ad anticipare alcune proposte.

Abbiamo bisogno di “campus” scolastici e universitari. Abbiamo bisogno che per i ragazzi i luoghi di formazione non siano come una fabbrica o un ufficio, ma dei centri di vita e di formazione permanente.

Ci sono risorse non solo per riqualificare le strutture esistenti, ma per farne i luoghi più belli e accoglienti del quartiere. Scuole aperte il pomeriggio, con architetture nuove, attrezzature didattiche di qualità, strumenti tecnologici e impianti sportivi.

Cento “campus”, universitari e scolastici, dovranno essere pronti per il 2010. Delle centrali di sapere per le comunità locali. Dei luoghi di formazione e di “internazionalizzazione” per i nostri ragazzi.

Il secondo impegno riguarda la valutazione. Tutti gli studenti delle scuole italiane saranno periodicamente sottoposti a test oggettivi, che serviranno alle famiglie per valutare la qualità dell’apprendimento dei ragazzi e della scuola che frequentano.

Perché è sul talento e sul merito che la società italiana dovrà contare. Perché il talento e il merito, se uniti alla costruzione di un sistema di pari opportunità, sono il miglior propellente della crescita e della coesione sociale.

E fatemi dire, a quarant’anni dal ’68, che chi allora proponeva il “6 politico” produceva un falso egualitarismo che perpetuava le divisioni sociali e di classe esistenti.

Il terzo impegno riguarda gli insegnanti: noi investiremo sulla loro passione e la loro competenza, la vera risorsa di una scuola di qualità, avviando una vera e propria carriera professionale degli insegnanti che valorizzi, anche qui, il merito e l’impegno.

Investire sulla professionalità docente significa ad esempio prevedere per gli insegnanti periodi sabbatici di aggiornamento intensivo, così come avviene per i professori universitari.

Quanto alla ricerca, dobbiamo spingere le imprese a investire più risorse, concentrando solo sugli investimenti in ricerca e sviluppo i contributi a fondo perduto.