Dopo la riunione governo-sindacati/1: da Tuttoscuola, 12 dicembre 2008 Quella contenuta nel verbale della riunione di ieri tra sindacati e governo è una "completa marcia indietro" del governo, come dice Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico, o è "una svolta storica dell'offerta formativa", come ha dichiarato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini? Il leader del Pd non ha dubbi, e interroga provocatoriamente: "Ora tutte le prediche che ci avevano fatto, le lezioncine rivolte a noi e a quanti osavano criticare che fine hanno fatto? Vuol dire che avevamo ragione noi, avevano ragione i sindacati dei docenti, gli studenti, i genitori, quel grande movimento che aveva bocciato la finta riforma". Fanno eco al premier del ministro ombra i principali colleghi di partito, che si occupano di scuola. Mariangela Bastico, ministro Affari regionali del governo ombra, commenta: "Siamo di fronte ad un'altra gigantesca marcia indietro del governo sulla scuola. Quindi erano reali, del tutto motivate e niente affatto ideologiche le ragioni della nostra posizione e delle proteste nel Paese". "Il ministro Gelmini - continua la Bastico -, partita in quarta, si è dovuta bloccare clamorosamente sulla riforma della scuola superiore e sul maestro unico". Si tratterebbe quindi per la senatrice del Pd, di "un'altra vittoria dell'opposizione, del Pd e del movimento per la scuola che ha visto uniti insegnanti, studenti e genitori". Ora, secondo la Bastico, ci sono "i tempi per approfondire e discutere sulle scelte. Siamo particolarmente impegnati per garantire innovazioni alte per l'istruzione tecnica e per l'istruzione professionale, che devono rimanere entrambe all'interno dell'unitario ordinamento dell'istruzione superiore". Canta vittoria anche Maria Coscia, responsabile Scuola del Pd: "L'inversione del governo sul maestro unico è un risultato importante che conferma la fondatezza delle nostre critiche". La Coscia però spiega che "su questo argomento, tuttavia resta ancora da chiarire se la scelta del maestro unico da parte delle famiglie sarà subordinata all'attribuzione dell'organico alle scuole o se sarà una richiesta alla quale si potrà dare con certezza una risposta positiva. Anche per questo motivo attendiamo di sapere al più presto se con le scelte di oggi si sospendono i tagli all'istruzione oppure no". Insiste sulla fondatezza del rinvio anche il senatore del Pd Antonio Rusconi, capogruppo in Commissione Istruzione: "Se davvero ci sarà il rinvio di un anno della riforma delle superiori di fatto non solo la Gelmini risponde alle richieste logiche dell'opposizione da due mesi a questa parte, ma risponde pure alle richieste di tante famiglie e di tante scuole che chiedono almeno il tempo di riflettere su una reale libertà di scelta". L'opposizione dell'Unione di Centro invece preferisce parlare di "idee poco chiare" del governo sulla scuola. Questa la dichiarazione della deputata dell'UdC Luisa Capitanio Santolini, componente della Commissione Cultura della Camera: "Lo slittamento della riforma delle superiori dimostra che avevamo ragione noi quando criticavamo il Governo per la fretta eccessiva e la leggerezza con cui aveva affrontato il tema. Il Governo non ha ancora le idee chiare sui problemi veri che affliggono la scuola dalla materna fino al sistema universitario".
"Una riflessione
maggiore - conclude la Santolini - era auspicabile anche per il
primo ciclo. La prospettiva di un confronto con tutti i componenti
del settore è positiva. Ci auguriamo che, d'ora in poi, anche le
famiglie vengano coinvolte in prima persona affinché possano
esprimere le loro valutazioni e proposte. Tuttavia, visti i tagli
delle risorse avvenuti in Finanziaria a scapito delle paritarie,
appare difficile che l'Esecutivo voglia venire incontro a queste
aspettative, a partire dalla libertà di scelta educativa". |