Dopo la riunione governo-sindacati/2: da Tuttoscuola, 12 dicembre 2008 Non ci sta a considerare l'esito del confronto tra governo e sindacati come una vittoria di questi ultimi e dell'opposizione, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che affida a tre comunicati stampa e a una più corposa intervista a La Stampa le risposte a quella che definisce "una ingegneria della mistificazione" della "sinistra". Nel primo dei tre comunicati, il ministro spiega che "dopo tanti anni di discussione verrà portata in Consiglio dei Ministri martedì prossimo una riorganizzazione organica dell'offerta formativa della scuola italiana. Si tratta di una proposta che per i suoi contenuti può essere definita ‘storica'. La riorganizzazione degli ordinamenti delle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione avverrà in due fasi: la prima partirà a settembre 2009 e riguarderà il primo ciclo mentre la seconda partirà a settembre 2010 e coinvolgerà le scuole del secondo ciclo". Il comunicato del ministro conclude, con la conferma che "si apre con i sindacati una positiva fase di confronto su come applicare al meglio questi cambiamenti che porteranno maggiori opportunità per le famiglie grazie ad una semplificazione degli indirizzi scolastici, al riordino degli Istituti tecnici, alla riorganizzazione del sistema dei licei e ad una maggiore attenzione alle richieste del mercato del lavoro". Il secondo comunicato della Gelmini mette chiarezza sul maestro unico: "La responsabilità del percorso formativo e didattico nella scuola elementare resta in capo ad un unico docente. Questo modello didattico che supera l'organizzazione del modulo può essere declinato con l'opzione a 24 ore nel caso in cui il docente sia in grado di insegnare tutte le materie previste e quindi anche l'inglese, oppure a 27 ore con l'utilizzo di tre ore aggiuntive per l'insegnante di inglese e di religione e in ogni caso non ci sarà compresenza in classe. Le famiglie potranno scegliere tra 24, 27 e 30 ore di lezione settimanali oppure il tempo pieno di 40 ore. Con l'eliminazione delle compresenze ci saranno più classi che faranno tempo pieno".
Il terzo
comunicato è quello a maggiore valenza politica, in diretta risposta
alle dichiarazioni del segretario del Pd Walter Veltroni: "Non c'è
nessuna retromarcia (sulla riforma, NdR). E' tutto confermato. Un
unico maestro sarà il punto di riferimento educativo del bambino e
viene abolito il modello a più maestri degli anni 90. Chiunque
affermi in queste ore che è cambiato qualcosa sta semplicemente
dicendo una falsità e cerca in maniera strumentale di mettere in
discussione la linea del governo che non è mai cambiata e che non
cambia". |