«Regalo di Natale» all'integrazione?
Preferiamo usare l'ironia nel leggere quanto
dichiarato da esperti del settore come Salvatore Nocera e Andrea
Canevaro, di fronte ai contenuti del recente schema di regolamento
sulla razionalizzazione della rete scolastica, varato dal Consiglio
dei Ministri il 18 dicembre, che rischia concretamente di avere
conseguenze assai negative per l'integrazione scolastica degli
studenti con disabilità. In una lettera inviata al ministro
Mariastella Gelmini e a tutti i principali tecnici del Dicastero,
Nocera propone costruttivamente alcuni emendamenti essenziali, in
mancanza dei quali potrebbe aprirsi una stagione di forte
contenzioso da parte delle famiglie e delle associazioni.
di
Salvatore Nocera* da
Superando,
23.12.2008
Lo schema di regolamento sulla
razionalizzazione della rete scolastica, varato dal
Consiglio dei Ministri il 18 dicembre scorso, dopo
un’apparente apertura a favore delle classi frequentate da alunni
con disabilità - prevista all’articolo 7, comma 2 - vanifica
qualunque prospettiva di qualità di integrazione scolastica
con il successivo comma 3 del medesimo articolo, laddove è scritto:
«Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e
grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite
anche in deroga al limite previsto dal comma 2».
Ciò significa che il limite fissato a certe condizioni nel comma 2
può essere in ogni tempo abbattuto
dall’Amministrazione scolastica, senza neppure indicare alcune
condizioni, ma sulla base di valutazioni meramente
discrezionali, che nemmeno la Magistratura potrebbe sindacare.
Inoltre, mentre nell’articolo 11, comma
3 dello schema è stabilito che «eventuali iscrizioni in eccedenza
sono ripartite tra le diverse sezioni della stessa scuola senza
superare, comunque, le 29 unità per sezione, escludendo dalla
redistribuzione le sezioni che accolgono alunni con disabilità»,
analoga garanzia non viene esplicitata nei successivi
articoli 12, 13 e 18.
E ancora, mentre l’articolo 12, comma 1 relativo alla scuola
primaria esplicita la salvezza del tetto massimo di alunni di cui
all’articolo 7, commi 2 e 3, analoga garanzia non è ribadita
all'articolo 13 per le scuole secondarie di primo grado e
all'articolo 18 per le scuole secondarie di secondo grado.
A ciò si aggiunga che l’articolo 9 non prevede alcun limite
numerico per le classi dei corsi di educazione per gli
adulti nelle quali agli alunni con disabilità è assicurato il
diritto allo studio con tutte le garanzie dall’articolo 4, comma 6
dell’Ordinanza Ministeriale
455/97, richiamata dalla Sentenza della Corte Costituzionale
226/01.
Infine, l’articolo 26, comma 2 lettera f) dello schema di
regolamento abroga il Decreto Ministeriale
141/99 che fissava dei limiti anche al numero di alunni
con disabilità presenti nella stessa classe,
come chiarito dalla Sentenza della Terza Sezione del TAR
Lazio
n° 9926 dell’11 aprile 2007, non appellata e quindi definitiva.
Né possono ignorarsi le censure, mosse da più parti, alla
possibile violazione di legge - nella specie l'articolo 64
della Legge
133/08, che non prevede deroghe - violazione operata
dall'incondizionata e illimitata discrezionalità introdotta
dal comma 3 dell’articolo 7 di questo schema di regolamento,
che è semplicemente una norma secondaria.
Da quanto sopra esposto, risulta evidente che il testo dello schema
- se non emendato - costituisce un chiaro arretramento
rispetto alle garanzie della normativa previgente,
con ricadute negative sulla qualità dell'integrazione scolastica,
che rischia di degradare a mero inserimento in palese
violazione della Sentenza della Corte Costituzionale
215/87 e dell’articolo 24 della
Convenzione ONU sui Diritti Umani delle Persone con Disabilità,
in fase di ratifica presso il Parlamento.
Si chiede pertanto che il Ministero voglia
esaminare le seguenti ipotesi emendative, in
mancanza delle quali si concretizza il rischio di un forte
contenzioso da parte delle famiglie e delle associazioni,
con conseguente aggravio per l’erario, oltre che con forti disagi
per il buon andamento del sistema di istruzione:
1. All'articolo 7, comma 3 dello schema di
regolamento, dopo la frase «Le classi e le sezioni delle
scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con
disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite
previsto dal comma 2.», sostituire il punto con una virgola
e aggiungere «alle seguenti condizioni: a. le classi da 20
alunni possono prevedere al massimo la presenza di due alunni con
disabilità di cui uno solo con certificazione di handicap in
situazione di gravità; b. le classi possono raggiungere il numero
massimo di 22 alunni in presenza di 2 alunni con certificazione di
handicap lieve; c. le classi possono raggiungere il numero massimo
di 24 alunni in presenza di un solo alunno con certificazione di
handicap lieve.».
2. All’inizio del primo comma degli articoli 9, 13 e 18
inserire la seguente frase: «Salvo il disposto
dell’articolo 7, commi 2 e 3,».
Certamente non avremmo spedito la presente nota se vi fosse
stata una riunione preventiva dell'Osservatorio
Ministeriale sull'Integrazione Scolastica, da tempo
richiesta.
Si confida comunque nell’accoglimento delle richieste
avanzate, facendo presente che in mancanza di un qualunque riscontro
ci si vedrà costretti a inviare informalmente le osservazioni su
esposte anche alla Conferenza Stato-Regioni e al Consiglio
di Stato in sede consultiva.
*
Vicepresidente FISH Nazionale (Federazione Italiana
per il Superamento dell'Handicap) e responsabile dell'Area
Normativo-Giuridica dell'Osservatorio Scolastico sull'Integrazione
dell'AIPD
Nazionale (Associazione Italiana Persone Down).
Alla lettera che Salvatore Nocera ha inviato
a tutti i principali responsabili del Ministero, ben volentieri
aggiungiamo il commento ricevuto in redazione da Andrea
Canevaro, docente di Pedagogia Speciale all'Università di
Bologna, uno dei personaggi che in questi ultimi trent'anni hanno
letteralmente "fatto la storia" dell'integrazione scolastica
nel nostro Paese, recentemente dimessosi, tra l'altro,
dall'Osservatorio Ministeriale sull'Integrazione (se ne legga in
questo sito cliccando
qui). Ebbene,
Canevaro ha dichiarato:
«Ho esaminato lo schema di
regolamento sulla razionalizzazione della rete scolastica, varato
dal Consiglio dei Ministri il 18 dicembre e letto le annotazioni
critiche di Salvatore Nocera e le sue proposte costruttive. Devo
dire che tale schema appare come un tentativo che rischia
soprattutto di dequalificare la scuola e chi vi opera. Devo
quindi dichiarare di condividere totalmente la citata lettera di
Nocera».