Ai primi posti, e in crescita, negli studi
mondiali di valutazione delle competenze
Scuola, il primato dei bimbi italiani Salvo Intravaia, la Repubblica, 20.12.2008 La scuola elementare italiana consolida il suo primato internazionale. La conferma arriva dal rapporto Timss 2007 (Trend in international Mathematics and Science study): l'indagine che misura le competenze in Matematica e Scienze degli alunni al quarto e all'ottavo anno di scolarità. L'edizione 2007 del Timss riporta i dati relativi agli alunni di 59 paesi distribuiti nei 5 continenti e, per l'Italia, fa il paio con i confortanti risultati di un'altra indagine internazionale: il Pirls 2006 (Progress in international reading literacy study), che indaga sulla comprensione della Lettura dei bambini al quarto anno di scolarità.
I dati sono stati
diffusi pochi giorni fa e assumono una particolare importanza nel
nostro Paese in vista della soppressione del cosiddetto "modulo"
(tre insegnanti su due classi) alla scuola primaria varato dal
ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. Infatti, gli
importanti risultati conseguiti dalla scuola primaria italiana
sembrano proprio essere figli proprio del Modulo che introdotto nel
1990 dal prossimo anno cesserà di esistere lasciando spazio ad un
maestro "prevalente" che insegnerà nella stessa classe per 22 ore
settimanali lasciando ad un secondo insegnante il completamento
dell'orario a 24, 27, 30 o 40 ore settimanali.
L'indagine è
condotta dall'Iea (International association for the evaluation of
educational achievment), la stesso centro studi di Boston nel
Massachussets che si occupa del rapporto Pirls, dove i bambini
italiani piazzandosi al secondo posto in Europa e all'ottavo il
mondo fanno un figurone. Il Timss mostra che gli alunni del Nord-est
italiano sono in assoluto i più bravi mentre quelli del Sud-isole
arrancano. Trend opposto per i ragazzini all'ottavo anno di
scolarità. Gli alunni che frequentano la terza media in Italia
rimediano l'ennesima figuraccia. Con 480 punti in Matematica e 495
in Scienze perdono terreno rispetto al 2003 e si collocano al di
sotto della media internazionale. |