Scuola

Cittadinanzattiva intitola
premio sicurezza Vito Scafidi

Progetti scuole sensibilizzeranno rischi metà istituti italiani

ApCOM, 30.12.2008

Roma, 30 dic. (Apcom) - La terza edizione del premio di Cittadinanzattiva sulle 'buone pratiche di educazione alla sicurezza e alla salute' è stata dedicata a Vito Scafidi, al diciassettenne morto lo scorso 22 novembre nel crollo del soffitto dell'aula del liceo Darwin di Rivoli da lui frequentato.

A comunicarlo è la stessa associazione che per l'occasione ricorda come "la recente tragedia di Rivoli e la difficile situazione in cui versano più della metà degli edifici scolastici" ha "rafforzato la determinazione delle scuole, dei cittadini e delle associazioni affinché la situazione cambi radicalmente" e nello stesso tempo "espresso la volontà di far conoscere quanto di positivo, in termini di sviluppo della 'cultura della sicurezza' si stia già facendo, soprattutto in ambito scolastico".

"In questo 'solco' - continua Cittadinanzattiva - si inserisce il premio rivolto alle scuole di ogni ordine e grado". Potranno concorrere le scuole che invieranno progetti - realizzati nell'a.s. 2007/08 o nell'anno in corso o che si protraggano - riguardanti tre definite aree tematiche: la prima è la 'sicurezza a scuola', intesa come sicurezza strutturale, educazione ai comportamenti corretti da tenere in caso di emergenza (calamità naturali, incendio, ecc.).

La seconda è rappresentata dall''educazione al benessere', intesa come educazione ad una alimentazione corretta, ad attività motorie e sportive adeguate, all'assunzione di stili di vita sani. Cittadinanzattiva dedica, infine, il terzo tema alla 'sicurezza a scuola e dintorni': un'area che andrà a sondare la qualità dell'ambiente, la sicurezza degli alunni dentro e fuori della scuola, la prevenzione del bullismo, del vandalismo, dell'uso di droghe e alcol, fino all'utilizzo improprio delle nuove tecnologie.

I progetti dovranno essere espressione di un lavoro collettivo (gruppo di studenti, classe, più istituti) e non esclusivamente individuale; prevedere il coinvolgimento attivo di alunni e docenti ed, eventualmente di altri soggetti interni o esterni alla scuola (ad esempio genitori, associazioni, enti locali, aziende private).

Dei progetti dovrà essere possibile misurare l'impatto (quante persone coinvolte, per quanto tempo, in orario scolastico o extra, visibilità o meno sui media); i cambiamenti prodotti; il tasso di innovatività (capacità di produrre soluzioni nuove e creative nell'ambito della tutela della difesa della salute e della sicurezza per il singolo ragazzo, della qualità di vita all'interno della struttura scolastica, ecc.).

Determinanti, ai fini della valutazione dei progetti presentati, anche il livello di sostenibilità (con quali risorse umane e finanziarie, se si è riuscito a coinvolgere soggetti esterni, come ad esempio imprese private) e la riproducibilità, intesa come possibilità di trasferire e applicare quelle stesse soluzioni in luoghi e situazioni diversi.

I materiali dovranno essere inviati dagli istituti scolastici direttamente alla sede romana di Cittadinanzattiva entro il prossimo 20 febbraio