Maestro unico: di Fausto Panunzi, La Voce 15.12.2008 Il maestro unico sarà facoltativo. Questa è la decisione che è stata annunciate nei giorni scorsi dal ministro Gelmini. Le famiglie potranno scegliere tra un impegno scolastico di 24 ore (il maestro unico), 27 ore oppure 40 ore (il tempo pieno con due maestri). Il ministro Gelmini, con questa decisione, ha fatto un passo indietro ed un passo avanti. Ha fatto un passo indietro rispetto alle dichiarazioni dell'autunno in cui si faceva passare il maestro unico come una riforma fondamentale per la scuola primaria italiana. In realtà si trattava solo di tagliare sul numero di maestri. Grembiule, maestro unico e "libro unico" erano solo un tentativo di camuffare come progetto educativo quella che era solo un'esigenza di bilancio.
Bene ha fatto il ministro a recedere da
un provvedimento puramente ideologico, ma non era in linea con le
esigenze di gran parte delle famiglie italiane. Ma sarebbe sbagliato
parlare solo di un passo indietro. Garantendo la possibilità di
scegliere tra 24, 27 e 40 settimanali, il Ministro ha garantito alle
famiglie l'opportunità di adattare l'impegno scolastico dei figli
con le proprie esigenze. E' molto probabile che nelle città la
richiesta del tempo pieno sia massiccia, mentre nei centri più
piccoli le 24 ore potrebbero avere una maggiore domanda. Tutto bene,
dunque? In realtà ci resta una perplessità. La flessibilità, se sarà
veramente garantita a tutte le famiglie, rischia di entrare in
conflitto con l'obiettivo, ribadito da Ministro, di attuare il piano
di tagli all'organico degli insegnanti della scuola primaria, a meno
di non procedere ad una forte riduzione dei plessi scolastici e
all'aumento del numero medio di studenti per classe. Aspettiamo di
conoscere meglio i piani del Ministro Gelmini per capire come
concilierà maggiore possibilità di scelta e riduzione dei costi.
Come dicono gli inglesi, il diavolo è nei dettagli. |