Scuola
Governo, ok a regolamenti Gelmini: "E' la riforma più ampia da quella di Gentile nel 1923" ApCOM, 19.12.2008 Roma, 19 dic. (Apcom) - La nuova scuola del governo Berlusconi prende forma: ieri il Consiglio dei ministri ha approvato i regolamenti e gli schemi di regolamenti attuativi relativi all'organizzazione e all'utilizzo del personale ed ha avviato l'esame di altre due bozze di regolamento con le novità previste dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini per la scuola superiore. Per il ministro è la riforma "più ampia ed organica dopo quella Gentile del 1923". Ma il Pd accusa: il Governo "fa ammuina" per nascondere i tagli. Per i licei e gli istituti tecnici la proposta di riordino è stata esaminata dal Consiglio dei ministri ma non approvata e l'ora X si sposta al 2010: "Nessuno stop - precisa Gelmini - confermiamo la riforma ma dentro un quadro che consenta alle scuole di conoscere la riforma e farla conoscere alle famiglie". In programma una campagna di comunicazione, la distribuzione di materiale informativo e iniziative nelle scuole. In vigore dal prossimo anno scolastico, invece, le novità sulla scuola primaria. I nuovi regolamenti istituiscono il sistema del maestro unico: "E' il modello educativo di riferimento" ma c'è "la possibilità, la libertà di scelta delle famiglie". Non si potrà scegliere il modulo con i due maestri ma il tempo pieno: "Grazie al maestro unico, al risparmio che realizzeremo con l'eliminazione delle compresenze, potremo investire - annuncia Gelmini - risorse nelle classi a tempo pieno", anche se è presto per chiedere investimenti al ministro dell'Economia Tremonti: "Vediamo prima - dice Gelmini - i risparmi". Per chi è già alle elementari "elimineremo le compresenze ma non introdurremo ex abrupto il maestro unico". Restano invece, nelle scuole d'infanzia, le 'sezioni primavera' e "l'istituto dell'anticipo, per consentire alle mamme che lavorano di iscrivere i figli fra i due e i tre anni". Per la scuola secondaria superiore, la proposta del ministro punta in primo luogo a una semplificazione: da 714 indirizzi si passerà a venti. "Accanto al classico, allo scientifico, al linguistico e all'artistico nasceranno due nuovi licei: quello delle scienze umane che sostituisce il magistrale e il liceo musicale". Gli istituti tecnici saranno divisi in due settori: economico e tecnologico, a loro volta suddivisi in 11 indirizzi complessivi. Stop alla consuetudine dell'ora corta di 50 minuti: "Le ore dovranno durare 60 minuti e si dovranno evitare gli sprechi", dice il ministro.
Per l'opposizione,
però, nei nuovi regolamenti "non c'è altro che una conferma dei
tagli decisi alcuni mesi fa dal ministro Tremonti. Altro che
paragoni con la riforma Gentile", commenta Mariapia Garavaglia,
ministro dell'Istruzione del governo ombra del Pd, che chiede al
ministro "dove sono i testi dei regolamenti di cui ha parlato oggi
in conferenza stampa. A tutt'oggi, infatti, né ai parlamentari né ai
giornalisti è stato dato di leggere una sola riga di quanto da lei
annunciato". Per la sua collega di partito Maria Coscia "il Governo
fa ammuina per occultare i tagli", che toccheranno, dice, "42.000
docenti, di cui la gran parte nella scuola elementare". Ma secondo
Giuseppe Valditara, senatore del Popolo della Libertà, l'ok ai
regolamenti "smentisce clamorosamente chi aveva polemizzato nei
giorni scorsi, sostenendo una presunta marcia indietro del ministro
Gelmini". |