Garavaglia su riforma Gelmini:
''E' una non-riforma'', basata su una
 ''logica di mera contabilità''

da Tuttoscuola, 18 dicembre 2008

La definisce una non-riforma, basata su una "logica di mera contabilità" e lamenta l'assenza dei testi dei regolamenti che sono stati presentati oggi. È questa la posizione, molto critica, della senatrice del Pd Mariapia Garavaglia, ministro dell'Istruzione del governo ombra, che rifiuta anche qualsiasi paragone con la riforma Gentile: "Nei provvedimenti sulla scuola varati oggi dal governo non c'è altro che una conferma dei tagli decisi alcuni mesi fa dal ministro Tremonti. Altro che paragoni con la riforma Gentile".

Per la Garavaglia, "attraverso dei semplici regolamenti, il ministro Gelmini ha varato delle misure che guardano al futuro della scuola con una logica di mera contabilità". "Inoltre - spiega la parlamentare dell'opposizione -, chiediamo al ministro dove sono i testi dei regolamenti di cui ha parlato oggi in conferenza stampa. A tutt'oggi, infatti, né ai parlamentari né ai giornalisti è stato dato di leggere una sola riga di quanto da lei annunciato".

Per il ministro ombra, l'unica certezza di questa riforma "è la strana versione di maestro unico in salsa Gelmini, con l'abolizione delle compresenze dei maestri nella scuola elementare. E questo non solo al primo anno, ma da subito per tutti e cinque gli anni, interrompendo bruscamente un metodo pedagico-didattico al quale i bambini erano abituati".

Per la Garavaglia, i provvedimenti presentati oggi non sono una riforma, "ma uno stravolgimento della scuola soprattutto nella sua parte migliore ed efficiente, quella primaria, della quale tutti gli indicatori di qualità, ultimi i dati Ocse sull'apprendimento della matematica, certificano il livello di eccellenza".

"La scuola è un'istituzione che deve essere al servizio dei giovani - conclude la senatrice del Pd - e ogni esecutivo, a prescindere dal colore politico, dovrebbe agire per favorirla. Come questo possa avvenire attraverso una serie di regolamenti attuativi di un decreto che recava nel titolo ‘Misure per il contenimento della spesa' rimane un mistero".