LA SVOLTA

"Alle elementari maestro unico a richiesta"

Il governo si impegna a rendere facoltativo il provvedimento

 La Stampa, 11.12.2008

ROMA
Potrebbe essere facoltativa l’introduzione del contestatissimo maestro unico nelle prime classi del ciclo primario, previsto dalla riforma Gelmini dall’anno scolastico 2009/2010: nel verbale firmato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, che ha concluso l’incontro a palazzo Chigi tra sindacati della scuola, governo e Ministero dell’Istruzione, il governo infatti «si impegna», nella stesura dei regolamenti del decreto, a «tenere conto delle specifiche richieste delle famiglie erp l’orario a 24 e 27 ore» nella primaria.

La misura ha raccolto il plauso dei sindacati che hanno partecipato alla riunione, che però aspettano di studiare i regolamenti: «Apprezziamo la disponibilità del governo e del ministro Gelmini su uno dei temi che hanno caratterizzato lo sciopero del 30 ottobre, anche se rimangono delle ambiguità sull’impianto della riforma della primaria», ha spiegato Domenico Pantaleo della Flc-Cgil a conclusione della riunione.All’incontro a palazzo Chigi hanno partecipato, oltre a Letta e ai sindacati della scuola (Cgil, Cisl, Uil, Snals-Confsal, Cgu, Cida, Gilda-Unams), i ministri dell’Istruzione Mariastella Gelmini, del Welfare Maurizio Sacconi e della Funzione pubblica Renato Brunetta.

Nel verbale conclusivo il governo si impegna anche a recepire, nella stesura dei regolamenti attuativi del decreto, 40 ore come orario obbligatorio delle attività didattiche della scuola dell’infanzia, con l’assegnazione di due insegnanti per sezione e rendendo facoltativo sulla base delle richieste delle famiglie lo svolgimento delle lezioni il pomeriggio; ad assegnare due docenti per classe nelle classi funzionanti a tempo pieno; da 29 a 30 ore di orario obbligatorio nella scuola secondaria di primo grado, secondo i vari Pof delle scuole autonome, e nel caso delle classi con tempo prolungato un minimo di 36 e un massimo di 40 ore; il congelamento dell’incremento del numero massimo degli alunni per classe per il prossimo anno scolastico; la tutela del rapporto di un docente ogni due alunni disabili. Il governo si impegna anche a costruire un tavolo permanente per ricercare le possibili soluzioni per tutelare i precari e a prevedere, se le risorse di bilancio lo consentiranno, l’estensione al personale scolastico degli sgravi fiscali previsti in materia di salario accessorio.