Fondazione Agnelli/2: da Tuttoscuola, 4 dicembre 2008 La seconda domanda sugli insegnanti cui la Fondazione Giovanni Agnelli prova a fornire risposta nelle Anticipazioni sul Rapporto 2009 sulla scuola in Italia, è "Come si è giunti alle dimensioni attuali del corpo docente?" (la risposta alla prima domanda era stata illustrata nel precedente articolo). Il più importante fattore dal quale dipende il numero degli insegnanti è il numero di studenti iscritti. Nell'anno scolastico 1951-52 gli allievi che frequentavano la scuola statale erano circa 5 milioni (quattro quinti dei quali iscritti alla scuola elementare). Nel 1978-79 erano passati a quasi 10 milioni. La nascita della scuola media unica nel 1962 e della scuola materna statale nel 1968 hanno aumentato la domanda di scolarità, come pure l'incremento demografico e la sempre maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro (che ha reso opportuna l'introduzione del tempo pieno nella scuola elementare e, secondo il Rapporto, del tempo prolungato alle medie). Con l'inizio degli anni Ottanta, spiega il Rapporto, "il numero complessivo di alunni ha iniziato a declinare: l'aumento dei tassi di scolarità nelle fasce che precedevano e seguivano l'età dell'obbligo non è stato sufficiente a compensare la diminuzione della popolazione studentesca alle elementari (dal 1973) e alle medie inferiori (dal 1978). La popolazione scolastica è scesa sotto i 9 milioni nel 1987, e sotto gli 8 milioni nel 1993". Il minimo di studenti è stato toccato nel 2000 con 7 milioni e mezzo di studenti. Da allora si è registrata una lenta ripresa, in parte ricollegabile alla sempre più folta presenza sui banchi di scuola dei figli degli immigrati. Il numero degli insegnanti nella scuola statale ha effettivamente seguito il boom di domanda di scolarità tra il 1951 e il 1978, triplicando (da 240.000 a 732.000). Ma che cosa è successo dopo? Le Anticipazioni (visibili integralmente a questa pagina) leggono così gli anni successivi al '78: "...nonostante la contrazione della popolazione studentesca, gli insegnanti hanno continuato a crescere, arrivando a sfiorare le 900.000 unità all'inizio degli anni Novanta e attestandosi negli anni più recenti intorno a quota 850.000. La scuola italiana ha dunque continuato ad assumere personale indipendentemente dall'andamento del numero di studenti".
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